domenica, 8 Settembre, 2024
Economia

Superbonus: da Conflavoro nuove proposte per gestire la crisi

Conflavoro in commissione Finanze al Senato presenta tre proposte elaborate dal proprio Centro Studi coadiuvato dal responsabile economico Massimiliano Miletti per risolvere il problema dei crediti incagliati del Superbonus e, al contempo, torna a chiedere di applicare la disciplina per il sovraindebitamento alle imprese ritrovatesi in crisi al fine di tutelarle dal rischio fallimento. “Con la prima proposta Conflavoro avanza una nuova ipotesi di ristrutturazione del debito – spiega Roberto Capobianco, presidente nazionale Conflavoro – con la conversione dei crediti incagliati in CTZ per privati e partite Iva (durata minimi 2 anni (1 euro di credito d’imposta per ottenere 0,50 euro di CTZ) e la conversione in BTP per imprese, banche, fondi e associazioni (durata massima 15 anni, 1 euro di credito per 0,75 euro di BTP).

Emissioni Buoni del Tesoro

In alternativa a questa ipotesi di ristrutturazione, Conflavoro propone di anticipare al 2025 l’emissione di Buoni del Tesoro prevista solo dal 2028 (DL 11/2023) dopo un parziale accoglimento di una precedente proposta arrivata un anno fa proprio da Conflavoro”. “La seconda proposta dell’associazione – prosegue Capobianco – prevede che detentori dei crediti incagliati possano liberare i propri cassetti fiscali cedendo tutti in una volta i ratei o, in alternativa, che possano cedere il rateo corrente unitamente alla conversione in Titoli di Stato per la restante parte, prevedendo dunque due modalità per smaltire integralmente il cassetto fiscale di chi non ha potuto liberarsi da credito di imposta”.

“La terza proposta di Conflavoro, data l’inefficacia di azioni che comportino una stretta retroattiva al Superbonus, prevede di poter cedere i crediti salvaguardando le Cilas fino al 31 dicembre 2024 a condizione che sia dimostrata la disponibilità finanziaria dell’azienda, così da iniziare i lavori beneficiando del Superbonus secondo le proporzioni attualmente previste (70% nel 2024 e 65% nel 2025). Quelle di Conflavoro sono 3 proposte di buon senso, che mirano a risolvere in tempi rapidi i complicati problemi creati dal meccanismo infernale innescato dal Superbonus. Confido possano aiutare il Governo a districare una matassa assai complicata”, conclude Roberto Capobianco presidente nazionale Conflavoro.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Coronavirus: colpite le microimprese, per 2 su 3 difficile riaprire

Redazione

Cgia: “La spesa del Superbonus pari a 1,2 milioni di alloggi pubblici”

Chiara Catone

Prepararsi a possibile economia di guerra. L’Italia ha bisogno di scelte rapide e concrete

Giampiero Catone

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.