martedì, 17 Dicembre, 2024
Esteri

Ucraina. Conferenza di pace in Svizzera. Forse ci sarà Biden. La Russia: Kyiv “cerca pretesto per incidente nucleare”

Zelensky: proposta per pace giusta e duratura

Le autorità russe accusano i corrispondenti ucraini di “cercare l’incidente” sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Renat Karchaa, consigliere del direttore generale della russa Rosenergoatom ha dichiarato che gli ucraini “hanno bisogno di un incidente nucleare nei locali della centrale di Zaporizhzhia, hanno bisogno di un pretesto per accusarci di atteggiamento irresponsabile nella sicurezza nucleare.” Sulla questione è intervenuta anche la portavoce del Ministero degli Esteri, Maria Zakharova, che ha annunciato la richiesta di una convocazione di una sessione straordinaria del Consiglio dei governatori dell’Aiea sulla questione e sull’impianto i russi solleveranno la questione anche al Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

Biden in Svizzera

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden potrebbe partecipare alla conferenza di pace sull’Ucraina in Svizzera a metà giugno. Lo riporta il quotidiano svizzero Neue Zürcher Zeitung (Nzz) e secondo altre indiscrezioni, sono attesi centinaia di leader provenienti da Europa, Africa, America Latina e Medio Oriente. Biden potrebbe parteciparvi dopo il vertice dei leader del G7 in Italia in programma dal 13 al 15 giugno. Zelensky ha detto che sarà sviluppata “una visione comune per una pace giusta, duratura e globale.” Il Cremlino ha sostenuto che la Conferenza “è un progetto americano” e non parteciperà. Nel frattempo l’Unione europea, questo mese, dovrebbe stanziare 1,5 miliardi di euro di aiuti finanziari all’Ucraina subordinati al rispetto da parte di Kiev delle precondizioni previste. L’Ue ha iniziato anche a preparare il 14mo pacchetto di sanzioni contro la Russia che sarà adottato in a breve: lo ha annunciato il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis. Inoltre i ministri delle finanze dell’UE discuteranno questa settimana, a Lussemburgo, i piani di riforma e un’agenda di investimenti presentati dall’Ucraina nel tentativo di ottenere finanziamenti.

Russia, Cina e Usa

Intanto il ministro russo, Segej Lavrov, torna a casa con il consolidamento dei rapporti con la Cina. Pechino ha anche assicurato che non accetterà “critiche o pressioni” sui suoi legami con la Russia, dopo che Washington ha avvertito che riterrà i cinesi responsabili se Mosca dovesse ottenere guadagni in Ucraina. “Cina e Russia hanno il diritto di impegnarsi in una normale cooperazione economica e commerciale”, ha replicato sul punto la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, aggiungendo che questo tipo di cooperazione non dovrebbe essere ostacolato e la Cina non accetta critiche o pressioni”. La risposta, piccata, viene dopo che gli Stati Uniti avevano avvertito che se la Russia dovesse vincere la guerra in Ucraina, ci sarebbero delle ripercussioni nelle relazioni con la Cina. Secondo gli Stati Uniti le conquiste territoriali della Russia potrebbero “alterare” gli equilibri di potere in Europa, “in un modo inaccettabile”.

L’Ucraina vulnerabile

Sul campo, nel frattempo, le forze ucraine arrancano mentre gli avversari hanno catturato il villaggio di Pervomaiske nella regione di Donetsk, dove si combatteva da un anno e mezzo. Ieri per la seconda volta durante la guerra, i russi hanno attaccato anche lanciando missili da un sottomarino. Il più alto generale americano in Europa, Christopher Cavoli, comandante del Comando europeo, alla Commissione per i servizi armati della Camera, ha riferito al Congresso americano che l’Ucraina finirà i proiettili di artiglieria e gli intercettori di difesa aerea “in tempi abbastanza brevi” e senza il sostegno degli Stati Uniti sarà vulnerabile a una sconfitta parziale o totale. “Se una parte può sparare e l’altra non può rispondere, la parte che non può rispondere perde. La posta in gioco è quindi molto alta”, ha dichiarato il generale. Stessa cosa ha ripetuto il segretario generale della Nato, Stoltenberg: “i ritardi nella consegna delle munizioni consentiranno alla Russia di spingere in prima linea. L’Ucraina semplicemente non può aspettare. Ha bisogno di difese aeree, munizioni e aiuti adesso.”

Russia recluta 400mila soldati

Secondo il report quotidiano dell’intelligence britannica la Russia continua a coscrivere soldati ogni primavera e autunno; la coscrizione primaverile è iniziata il 1° aprile 2024. Questa primavera saranno arruolati circa 150 mila soldati di età compresa tra i 18 e i 30 anni, un numero in linea con quelli arruolati in precedenza. Gli inglesi, però, ritengono che “è probabile che le autorità russe siano riluttanti a rischiare perdite in combattimento tra i soldati di leva, che sarebbero probabilmente impopolari. Le perdite tra i soldati volontari sono più tollerate dalla società.” La Russia intende reclutare circa 400 mila persone a contratto nel 2024. Mentre in Ucraina prosegue in Parlamento l’iter della legge che prevede che anche i detenuti potranno servire nelle forze armate. La legge esclude i condannati per crimini contro l’umanità, violenza sessuale, omicidio o reati contro la sicurezza nazionale. Mentre un altro provvedimento prevede delle ingenti sanzioni pecuniarie contro i cittadini che non rispettano le regole sulla mobilitazione.

Strage di Mosca

Secondo “fonte informata” non meglio precisate e “rapporti di intelligence” l’agenzia Ukrinform rivela che i russi sarebbero intenzionati ad accusare Vasyl Malyuk, il capo del servizio di sicurezza interna dell’Ucraina (Sbu) di aver organizzato l’attacco terroristico Crocus di Mosca. “È possibile che i tagiki torturati e arrestati dopo l’attacco si ritrovino ‘casualmente’ con i biglietti da visita di Malyuk”, riferisce l’agenzia.

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