È in corso una crisi diplomatica tra Algeria e Niger a causa delle recenti espulsioni di cittadini nigerini da parte delle autorità di Algeri. Il ministero degli Affari Esteri algerino ha annunciato nel fine settimana di aver convocato l’ambasciatore nigeriano in merito alla “deportazione di cittadini nigerini residenti illegalmente in Algeria”, dopo che Niamey aveva convocato l’ambasciatore algerino in Niger per presentare una protesta formale. Negli ultimi anni, l’Algeria è diventata una delle destinazioni preferite dei migranti irregolari provenienti dall’Africa centrale e occidentale. Dal 2014, decine di migliaia di migranti sono state espulse dall’Algeria, considerato come un punto di transito verso l’Europa, secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, e alcune ONG hanno segnalato deportazioni alla frontiera. Mercoledì scorso, il governo del regime militare nigerino ha convocato l’ambasciatore algerino per “protestare” contro la “natura violenta” dei rimpatri e delle deportazioni di migliaia di migranti dell’Africa occidentale dall’Algeria al Niger.
“Decisioni infondate”
Da parte sua, il ministero degli Esteri algerino ha dichiarato che la cooperazione in materia di “espulsione” di cittadini nigerini “è stata oggetto di alcune decisioni emesse dalle autorità nigerine, che la parte algerina considera decisioni infondate”. Il Ministero ha aggiunto di aver convocato l’ambasciatore nigerino e di avergli ricordato “l’esistenza di un quadro bilaterale dedicato a questo problema”, spiegando che “la sua attenzione è stata attirata” dalla “ferma adesione dell’Algeria alle regole fondamentali di buon vicinato” e la sua volontà di continuare il coordinamento con il Niger”. Sono 2 mila i migranti che vengono rimpatriati in media ogni mese dall’Algeria e dalla Libia al vicino Niger.