Il Comitato Disciplinare dell’Ordine degli Avvocati di Washington DC ha stabilito, in una valutazione preliminare, che l’ex membro del Dipartimento di Giustizia dell’amministrazione Trump, Jeffrey Clark, ha infranto i codici etici diffondendo teorie del complotto circa le elezioni presidenziali del 2020, incluso il sospetto infondato che il voto fosse stato manipolato attraverso dispositivi di termostatazione intelligenti.
Clark, specializzato in diritto ambientale e privo di competenze nel diritto penale, era la figura che l’ex presidente Donald Trump aveva in mente di nominare Procuratore Generale ad interim degli USA poco prima dell’assalto al Campidoglio del 6 gennaio. Ha opposto il Quinto Emendamento durante le sue recenti deposizioni per evitare l’autoincriminazione. La conclusione preliminare verrà esaminata dall’intero consiglio di disciplina prima che la Corte d’Appello del Circuito DC decida definitivamente sul futuro di Clark come avvocato.
Quesito principale
Il quesito principale per il comitato era determinare se Clark promuovesse maliziosamente teorie cospirative sulle elezioni per aiutare Trump a ottenere un secondo mandato, o se credesse sinceramente in ciò che propugnava. Hamilton Fox, avvocato disciplinare a favore della disbarment di Clark, ha argomentato che era inconcepibile che Clark credesse alle menzogne elettorali, dato che erano state confutate ripetutamente.
Durante le argomentazioni conclusive, l’avvocato difensore di Clark ha sostenuto che quest’ultimo avesse agito in buona fede.