La Corte d’Appello del Texas ha confermato l’ingiunzione preliminare emessa da un tribunale di primo grado, la quale vieta allo Stato di procedere con indagini verso i genitori che consentono ai loro figli transgender di accedere a trattamenti medici di affermazione del genere. Questi trattamenti erano stati etichettati come abusivi dal Governatore repubblicano Greg Abbott. Nel febbraio del 2022, Abbott aveva incaricato il Dipartimento statale dei servizi di protezione della famiglia di indagare su possibili abusi nei confronti di minori le cui famiglie permettevano loro di sottoporsi a trattamenti per bloccare la pubertà.
A marzo, una sospensione temporanea a livello statale fu imposta da un giudice distrettuale, il quale sosteneva che tali indagini costituissero un pericolo per i bambini e le loro famiglie. Venerdì, la Corte d’Appello di Austin ha dato ragione al giudice distrettuale in una serie di decisioni, rappresentando un successo per gli attivisti LGBTQ, i professionisti della salute e i sostenitori delle libertà civili. L’American Civil Liberties Union ha espresso gioia per l’esito favorevole, definendolo una vittoria cruciale per i giovani trans e per chi li supporta con amore.
Il ricorso
L’ACLU e Lambda Legal avevano presentato ricorso contro l’ordine di Abbott a nome di una famiglia con una figlia transgender di 16 anni presa di mira dalle indagini. La ragazza stava seguendo una terapia con farmaci per ritardare la pubertà e terapia ormonale. La madre della ragazza, lavoratrice presso il DFPS, era stata sospesa temporaneamente dal lavoro dopo aver sollevato interrogativi riguardo all’impatto della direttiva di Abbott sulla sua famiglia.
La Human Rights Campaign ha indicato che nel 2023 il Texas è stato uno dei numerosi stati che hanno imposto restrizioni ai servizi di assistenza per l’affermazione del genere per i giovani, inserendolo in una lista di oltre una dozzina di stati che vietano ai giovani transgender di accedere a determinati trattamenti ormonali e a bloccanti della pubertà.
