Il Presidente russo Vladimir Putin ha smentito categoricamente piani di aggressione nei confronti dei paesi membri della Nato, compresi Polonia, stati baltici e Repubblica Ceca. Tuttavia, ha fatto una netta minaccia riguardo ai caccia F-16 forniti all’Ucraina dall’Occidente, affermando che sarebbero abbattuti.
La crisi innescata dall’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022 ha segnato il peggioramento più grave delle relazioni tra Russia e Occidente dagli eventi della crisi dei missili cubani nel 1962. Putin ha espresso queste posizioni durante un incontro con i piloti dell’aviazione russa, ribadendo che nonostante l’avanzata delle forze militari occidentali verso i confini russi dopo il 1991, la Russia non mira a un attacco contro i paesi Nato.
Le parole del presidente russo sono state riportate da una trascrizione ufficiale del Cremlino, nel quale ha sottolineato che le affermazioni riguardanti i piani russi di attacco sono infondate e prive di senso.
Le critiche
Putin ha criticato aspramente gli Stati Uniti per il loro sostegno all’Ucraina, inclusi finanziamenti, armamenti e fornitura di informazioni, definendo il deterioramento dei rapporti con Washington uno dei più gravi della storia. Interrogato sui jet F-16 che l’Occidente ha intenzione di inviare in Ucraina, Putin ha minimizzato il loro potenziale impatto sul conflitto, affermando che, anche se inviati, non influenzerebbero significativamente l’andamento del conflitto. Ha minacciato di abbatterli, sottolineando che la Russia avrebbe distrutto gli aerei esattamente come ha fatto con i carri armati, i veicoli blindati e altri materiali bellici, inclusi i lanciarazzi multipli.
