sabato, 27 Aprile, 2024
Attualità

Il mercato italiano dei droni vale 145 milioni di euro, +23% rispetto al 2022

Il 2023 è stato un anno di crescita in Italia per il mercato professionale dei droni, che ha raggiunto i 145 milioni di euro, registrando un +23% rispetto al 2022. Si conferma il progressivo consolidamento degli ultimi anni, con 664 imprese attive. L’81% degli addetti ai lavori vede il mercato in forte espansione nei prossimi tre anni e le prime stime sul 2024 confermano una crescita a doppia cifra. Inoltre, entro l’anno si prevede la piena operatività del vertiporto di Roma e la costruzione di quello di Venezia. Entro la fine del 2024 è prevista l’apertura di 16 vertiporti in tutto il mondo. Questi sono alcuni dei risultati che emergono dalla ricerca dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata della School of Management del Politecnico di Milano, che ha analizzato caratteristiche, trend e opportunità del mercato professionale dei droni: “un settore – afferma Marco Lovera, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata – che sta vivendo un fortissimo fermento”.

Utilizzati per ispezioni, trasporto e sorveglianza

“La tecnologia è matura – spiega Marco Lovera – la normativa EASA (European Aviation Safety Agency) è ora pienamente applicabile e gli addetti ai lavori sono pronti per trasformare le sperimentazioni in servizi operativi sia nei settori più tradizionali sia nella mobilità e nel trasporto. Il 2024 deve essere l’anno della concretezza e della realizzazione delle promesse”. A livello mondiale, tra il 2019 e il 2023 sono stati censiti 1.471 casi applicativi di droni. Il 70% dei casi si riferisce al segmento delle Aerial Operations (droni di piccola e media taglia che operano nei settori più tradizionali) e il restante 30% progetti di Innovative Air Mobility & Delivery (droni di maggiori dimensioni per il trasporto merci e persone). Gli utilizzi sono avvenuti per ispezioni e sopralluoghi (44%), trasporto di persone (23%) e sicurezza e sorveglianza (20%).

Aeroporti italiani favorevoli

Inoltre, sempre a livello globale, sono 97 i progetti di vertiporti per l’atterraggio e il decollo di aeromobili VTOL (velivolo a decollo e atterraggio verticale), anche se solo uno su tre è in fase di prototipo, sviluppo o test (36%) e 16 diventeranno operativi entro il 2024. In Italia entro fine anno si prevede quindi la piena operatività del vertiporto di Roma e la costruzione di quello di Venezia. Ma tutti i 15 aeroporti italiani che hanno risposto all’indagine dell’Osservatorio sono favorevoli a mettere a disposizione le proprie infrastrutture e competenze per la realizzazione di vertiporti, con un 33% che ha già qualche progetto all’attivo e un 13% che li attiverà entro i prossimi tre anni.

Necessario lavorare sullo sviluppo

Nel nostro Paese il mercato professionale dei droni è rappresentato per il 97% dalle Aerial Operation e per il 3% dai servizi di Innovative Air Mobility & Delivery. La domanda pubblica rappresenta solo l’8% del valore complessivo, nonostante il 38% delle imprese dell’offerta abbia enti pubblici tra i propri clienti e il 47% dei progetti italiani siano realizzati da Pubbliche Amministrazioni. “Nel nostro Paese il mercato è dominato da droni per uso ricreativo, che sono l’88% delle oltre 14.000 registrazioni a d-flight del 2023 – spiega Cristina Rossi Lamastra, Responsabile Scientifica dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata – e due aziende su tre che non utilizzano droni attualmente reputano la tecnologia non utile alle loro attività. Il nostro Paese ha le potenzialità per essere un apripista del settore della mobilità aerea avanzata e punto di riferimento nel panorama internazionale – aggiunge Rossi Lamastra, sottolineando che l’Italia – deve ancora lavorare sullo sviluppo di applicazioni in settori tradizionali che possono portare grandi benefici a imprese ed enti pubblici”.

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