martedì, 17 Dicembre, 2024
Esteri

Missili ipersonici russi su Kiev. Nato: jet per proteggere la Polonia

L’Ue:"gli attacchi di Mosca crimini di guerra”

La Russia continua a bombardare pesantemente l’Ucraina. Ieri missili ipersonici sono stati lanciati contro Kiev. Colpite anche le città di Mylolaiv e Odessa. La situazione si complica perché nessuno spende parole di pace, anzi. L’Unione europea condanna gli attacchi e parla di “crimini di guerra.” La Nato si “rafforza” sul fianco orientale europeo, mentre l’ambasciatore russo in Polonia ignora la convocazione dopo lo sconfinamento di un missile nello spazio polacco. I presidenti di Lettonia e Estonia invitano gli altri stati europei a considerare la reintroduzione della leva obbligatoria e aumentare le spese militari fino al 3% del Pil.

Missili ipersonici

Mosca continua a pressare Kiev; ieri sono stati sparati contro la capitale ucraina missili ipersonici e droni. I detriti dei razzi intercettati sono caduti nei quartieri di Pechersk, Solomyansk, Holosiivsk e Dnipro, danneggiando due condomini e ferendo 5 persone. Forte pressione dell’esercito russo anche nel sud, dove è stata presa di mira la città di Mykolaiv: undici persone sono rimaste ferite. Prima dell’attacco su Mykolaiv, le forze russe hanno anche lanciato su Odessa un missile anti-radar Kh-31P. Nella regione di Mykolaiv, invece, un drone ha colpito un impianto energetico ed è scoppiato un incendio. Dall’altro fronte, gli ucraini, continuano a prendere di mira le raffineria. Ieri quella di Ryazan è andata a fuoco dopo un attacco con un drone.

Nato si “rafforza” a est

“L’Unione europea – attraverso l’Alto rappresentante Josep Borrell – condanna i ripetuti attacchi contro l’Ucraina dell’ultima settimana. La Russia ha usato quasi 190 missili (140 droni e 700 bombe aeree) per colpire i civili e distruggere le infrastrutture energetiche, privando i cittadini comuni dell’elettricità di base e dei sistemi di riscaldamento. Si tratta di crimini di guerra”. Anche la Nato “condanna fermamente gli ultimi attacchi della Russia contro civili, città e villaggi ucraini, compresi quelli vicini al territorio alleato”. L’Alleanza ha rafforzato in modo significativo la propria posizione sul fianco orientale, anche con jet alleati per proteggere i cieli polacchi: continuiamo a valutare la nostra postura e rimaniamo pronti a proteggere e difendere tutti gli alleati”.

Corsa agli armamenti

I presidenti di Lettonia e Estonia, Edgars Rinkevics e Alar Karis, in un’intervista al Financial Times, esortano gli altri Paesi europei a fare di più per prepararsi a un eventuale confronto armato con la Russia e suggeriscono di reintrodurre il servizio di leva obbligatorio. Oltre all’aumento di spese militari fino al 3% del Pil. Intanto gli aiuti dagli Stati Uniti all’Ucraina sono ancora bloccati dal Congresso, mentre il Dipartimento del Tesoro ha sanzionato 13 compagnie fintech per aver usato meccanismi finanziari alternativi, come criptovalute e catene blockchain per consentire alla Russia di continuare a pagare serviti in moneta virtuale ed evadere le sanzioni. Tra queste un’azienda con sede anche in Estonia.

Porre fine al terrore

L’ambasciatore russo ha ignorato la convocazione ufficiale del ministero degli Esteri polacco dopo che ieri un missile russo aveva violato per 39 secondi lo spazio aereo del Paese membro di Ue e Nato. Il capo dell’esecutivo spagnolo Pedro Sánchez ha avuto una conversazione telefonica con il presidente dell’Ucraina Volodimir Zelensky, durante il quale ha ribadito il sostegno della Spagna all’Ucraina. Mentre Zelensky e il ministro Kileba hanno ribadito “che l’Ucraina ha bisogno di più sistemi di difesa aerea, che garantiscano sicurezza alle nostre città e salvino vite umane. Tutti noi che rispettiamo e proteggiamo la vita dobbiamo porre fine a questo terrore.”

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