giovedì, 21 Novembre, 2024
Esteri

Guterres a Rafah: cessate il fuoco. Il ministro Katz: con lui Onu antisemita

Gerusalemme. Padre Patton: “Agiteremo palme a nome di tutti”

Oggi pomeriggio, da Betfage partirà la processione delle Palme ma non ci saranno i pellegrini a causa della guerra a Gaza. Israele ha concesso pochi permessi ai cristiani locali. Mentre è arrivato in Medio Oriente anche il Segretario delle Nazioni Unite, Antonio Guterres che ha sottolineato come sia sempre più importante “stare dalla parte giusta della Storia” e ha espresso preoccupazione per gli aiuti umanitari e ha sottolineato che un attacco a Rafah sarebbe “una catastrofe umanitaria.” Intanto l’operazione militare israeliana non si ferma e gli Stati Uniti hanno congelato i finanziamenti all’Unrwa.

Processione delle Palme

Il custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, ha dichiarato: “attenti a non cadere nella tentazione di contarci. Non è il numero a dare significato alla celebrazione. Tutti coloro che potranno partecipare alla processione delle Palme rappresenteranno la Chiesa e dunque agiteranno le palme anche a nome di coloro che non saranno presenti”. La Settimana Santa a Gerusalemme si apre con la processione delle Palme che nel pomeriggio della domenica percorrerà la strada che va dal santuario di Betfage a Gerusalemme, passando per vari luoghi santi come il monastero delle carmelitane del Pater Noster, l’edicola dell’Ascensione del Signore, il santuario Dominus flevit, il Getsemani, la tomba della Vergine Maria e la Grotta dell’arresto.

Domani nuova risoluzione Onu

Antonio Guterres è arrivato all’aeroporto egiziano di El Arish, al confine con la Striscia di Gaza, vicino a Rafah. Una presenza importante per ribadire la richiesta di un cessate il fuoco umanitario. Ha annunciato che domani al Palazzo di Vetro si voterà una nuova risoluzione dopo la bocciatura di quella statunitense bloccata dal veto di Russia e Cina. Il rinvio, da sabato a domani, è stato deciso per consentire ulteriori discussioni su una bozza di risoluzione preparata da diversi membri non permanenti del Consiglio, la cui ultima versione “chiede un immediato cessate il fuoco umanitario”. Quanto agli aiuti umanitari, secondo il governatore del Nord Sinai, Mohamed Shousha, circa 7.000 camion sono in attesa di entrare a Gaza per portare aiuti, ma sono bloccati a causa dei vincoli posti da Israele. Guterres si recherà anche in Giordania: visiterà le strutture dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, l’Unrwa, e terrà un iftar di Ramadan con i rifugiati palestinesi e il personale delle Nazioni Unite, oltre a incontrare funzionari giordani.

Usa blocca fondi all’Unrwa

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha lodato la decisione del Congresso degli Stato Uniti di non riprendere i finanziamenti all’Unrwa almeno fino al 2025. “Lo storico divieto dei finanziamenti statunitensi all’Unrwa, approvato con uno schiacciante sostegno bipartisan, dimostra ciò che sapevamo da sempre: l’Unrwa è parte del problema e non può essere parte della soluzione”, ha scritto Katz su X. Il ministro se l’è presa anche con Guterres: ”sotto la sua leadership – ha detto – l’Onu è divenuta una istituzione antisemita e antiisraeliana che offre protezione ed incoraggia i terroristi.” Katz ha sottolineato che nelle visita di ieri Guterres non ha condannato in alcun modo Hamas.

Shifa: uccisi 170 terroristi

Nella Striscia di Gaza non c’è tregua e le operazioni militari israeliane continuano senza interruzioni. All’interno e nei dintorni dell’ospedale al-Shifa, nel nord di Gaza City, l’esercito israeliano ha affermato di aver ucciso più di 170 combattenti palestinesi e almeno 800 sospetti sono stati arrestati. Il portavoce dell’Idf Daniel Hagari ha spiegato che alcuni degli arrestati nell’operazione ad Al Shifa sono “funzionari molto importanti di Hamas”.

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