Sul campo, secondo il bollettino quotidiano dell’intelligence britannica “le avanzate russe si sono ridotte nelle ultime settimane, in parte per le pesanti perdite subite nella campagna per Avdiivka. Ma la situazione rimane instabile, con le carenze ucraine di personale e munizioni che limitano la loro capacità di tenere le posizioni.” Le forze di Mosca annunciano di aver conquistato un altro centro abitato nel Donbass ucraino, quello di Tonenkoye, sempre presso Avdiivka.
Kyïv sotto attacco
Inoltre le decine di missili da crociera e balistici con cui la Russia ha attaccato Kyïv, ieri mattina, erano tutti puntati contro gli obiettivi della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina (Gur). Missili che sono stati tutti intercettati e abbattuti. Durante l’attacco è stata distrutta l’abitazione, per fortuna vuota, di un impiegato locale dell’ambasciata d’Italia, un cittadino ucraino che ha acquisito anche la cittadinanza italiana.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ieri sera telefonato all’impiegato ucraino-italiano. “Gli ho espresso la mia solidarietà, e anche la mia indignazione per questi continui attacchi, contro la capitale dell’Ucraina, contro obiettivi civili. Una vergogna che deve cessare al più presto”. Il ministero della Difesa russo ha anche annunciato di aver avviato la produzione di massa di bombe di demolizione Fab-3000.
Le fake news di Mosca
Sull’invio di truppe francesi in Ucraina ora sembra che si siano invertite le parti: i russi continuano ad affermare che ci sarebbe pronto un contingente di 2000 soldati. L’invio di contingenti militari di Paesi Nato in Ucraina può portare a “conseguenze molto negative, persino irreparabili” affermano dal Cremlino, mentre il ministero della Difesa francese smentisce: “da Mosca è un ricorso sistematico alla disinformazione.” Più chiaro in cancelliere tedesco Scholz: “Putin ha sbagliato i calcoli se ritiene che non saremo in grado di sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario.” Voce dissonante il primo ministro ungherese, Viktor Orban, che ha colto l’occasione e si è congratulato con il Presidente russo, Vladimir Putin, per la sua rielezione.
Mediazione sui bimbi rapiti da Mosca
Una notizia che lascia uno spiraglio positivo. Attraverso la mediazione dell’ambasciata del Qatar a Mosca, la Russia ha consegnato all’Ucraina sei bambini. Lo riferisce Ria Novosti. Lo scambio si è svolto presso l’ambasciata del Qatar nell’ambito del processo di ricongiungimento familiare con la partecipazione del commissario presidenziale per i diritti dei bambini russo Maria Lvova-Belova e della Croce Rossa internazionale.
Giornalista spagnolo espulso
La Russia ha espulso il corrispondente del quotidiano spagnolo El Mundo, Xavier Colas, che da 12 anni lavorava a Mosca. Le autorità russe hanno rifiutato di rinnovargli il visto da reporter, un documento essenziale per poter lavorare come giornalista dall’interno del Paese. El Mundo ha riferito che il giornalista è stato avvisato da un funzionario che gli ha ordinato di lasciare la Russia rapidamente. “Se non parti prima della scadenza del visto, avrai dei problemi”, avrebbe detto il funzionario al giornalista. “Dopo 12 anni di lavoro da Mosca, le autorità russe hanno rifiutato all’ultimo minuto di rinnovarmi il visto da giornalista e mi sono rimaste solo 24 ore per lasciare il Paese. Non mi pento di nulla”, ha scritto Colas su X. “Ho semplicemente fatto il mio lavoro: ho raccontato cosa succede, ho parlato alle persone che ne soffrono e ho spiegato chi è responsabile di quello che accade”, ha detto Colas difendendo il suo lavoro.”I propagandisti Z cercano di presentare le nostre informazioni da Mosca sull’oppressione come un segno che non esiste oppressione. Di tanto in tanto il cerchio si chiude e il loro inganno viene smascherato. Un’altra volta”.