martedì, 17 Dicembre, 2024
Società

Mobilità urbana, Legambiente: “In Italia il trasporto urbano è lento e inadeguato”

“Mentre nelle città europee è sempre più facile e veloce spostarsi sui binari di metro e tranvie, in Italia lo sviluppo del trasporto urbano è lento e inadeguato e ci costringe a rimanere ostaggio del traffico. Le città italiane continuano a mostrare le stesse problematiche di invivibilità e insalubrità”. Così, con dati alla mano, Legambiente ha fatto il punto della situazione con il report “Pendolaria – Speciale aree urbane”, mostrando che i cittadini sono ancora “sotto scacco di traffico e smog”: la Penisola si conferma la nazione più legata all’utilizzo dell’auto con 666 auto ogni mille abitanti, il 30% in più rispetto alla media di Francia, Germania e Spagna. Per l’associazione ambientalista, si tratta di “una situazione che incide pesantemente sulla salute, con 50.000 morti premature all’anno dovute all’inquinamento atmosferico”.

Mancanza di trasporto pubblico veloci

A tal proposito, dal report emerge “un forte ritardo infrastrutturale italiano rispetto agli altri grandi Paesi europei”. A mancare sono le reti di trasporto pubblico veloci e capillari. In Italia la lunghezza totale delle linee metropolitane si ferma a poco meno di 256 km totali, ben lontano dai valori di Regno Unito (680,4 km), Germania (656,5) e Spagna (615,6). Il totale di km di metropolitane nella nostra Penisola è inferiore o paragonabile a quello di singole città europee come Madrid (291,3) o Parigi (225,2). Riguardo le tranvie, in Italia ci sono 397,4 km di tranvie assai lontani dagli 875 km della Francia e soprattutto dai 2.042,9 km della Germania. Inoltre, analoga è la situazione per le ferrovie suburbane, quelle prese ogni giorno da tanti pendolari, dove l’Italia è dotata di una rete totale di 740,6 km mentre sono 2.041,3 quelli della Germania, 1.817,3 km nel Regno Unito e 1.442,7 in Spagna.

Scarsa dotazione di binari di metro

Tra le città, il rapporto di Legambiente mostra che Roma è tra le più carenti in Europa in termini di dotazione di binari di metro. “Parliamo di 1,43 km ogni 100mila abitanti, ben lontani da altre capitali quali Londra (4,93), Madrid (4,48), Berlino (4,28) – commenta Legambiente, aggiungendo che “sul fronte investimenti su ferro, l’Italia ha fatto ben poco preferendo quello su gomma. Nel 2023 non è stato inaugurato nemmeno un chilometro di nuove tranvie, mentre l’unica aggiunta alla voce metropolitane riguarda l’apertura di un nuovo tratto della M4 a Milano. E se si guarda indietro negli anni, dal 2016 al 2023 sono stati realizzati appena 11 km di tranvie e 14,2 di metropolitane, con una media annua rispettivamente di 1,375 km e 1,775 km, ben lontani da quanto sarebbe necessario per recuperare la distanza dalle dotazioni medie europee”.

Restituire speranza a milioni di pendolari

Legambiente sottolinea l’importanza di contrastare questa tendenza con politiche mirate. “La condizione minima per avviare il recupero di questo ritardo – dichiara l’associazione per l’ambiente – sta nella volontà politica di compiere uno sforzo economico fino al 2030”, aggiungendo, per esempio, nuove risorse per realizzare linee metropolitane, tranvie e linee suburbane. Inoltre, secondo Legambiente è necessario favorire il cambiamento e l’innovazione per “ridare speranza a milioni di pendolari che ogni giorno entrano o si muovono attraverso le città sprecando ore bloccati nel traffico o su un servizio pubblico lento e inadeguato”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Alpi: 19 bandiere verdi e 11 nere

Marco Santarelli

Pesticidi nel 41,3% dei cibi: frutta sotto accusa, 74% dei campioni contaminati

Chiara Catone

I progetti per salvare l’Italia

Maurizio Piccinino

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.