I repubblicani alla Camera hanno dichiarato con forza il loro sostegno alla fecondazione in vitro. Tuttavia, hanno opinioni contrastanti su come proteggere l’accesso alle cure per aiutare milioni di famiglie ad avere figli. Il portavoce repubblicano, Mike Johnson, ha affermato che il Congresso non ha un ruolo da svolgere. Per lo speaker si tratterebbe di una questione che dovrebbe essere gestita dai singoli stati. Johnson e oltre 120 repubblicani hanno firmato una legislazione proposta dal deputato repubblicano della Virginia Occidentale, Alex Mooney, che potrebbe minacciarne l’uso. La fecondazione in vitro per la gravidanza è un processo in cui gli embrioni non utilizzati o quelli con anomalie possono essere scartati.
Dubbi
I repubblicani stanno affrontando questa questione a seguito della sentenza della Corte Suprema dell’Alabama, del mese scorso, secondo cui gli embrioni sono considerati bambini, sollevando dubbi sulla legalità della fecondazione in vitro e innescando un dibattito nazionale. La deputata repubblicana Michelle Steel, della California, rappresenta un distretto altalenante nella contea di Orange. Ha ritirato la sua co-sponsorizzazione del Mooney’s Life at Conception Act, affermando comunque il suo sostegno alla fecondazione in vitro. Inoltre, mercoledì, il deputato repubblicano Marc Molinaro, rappresentante di un distretto competitivo con sede nella Hudson Valley, è diventato il primo GOP a firmare il disegno di legge che protegge l’accesso alla fecondazione, definendolo come frutto di “buon senso”. L’autrice democratica del disegno di legge, la deputata Susan Wild della Pennsylvania, ha elogiato Molinaro per il suo “coraggioso profilo” e ha accolto con favore l’adesione di altri repubblicani.