Nella ricorrenza dei cento anni dalla morte di Giacomo Matteotti, la Presidenza del Consiglio dei Ministri promuove la ventesima edizione del Concorso per l’assegnazione del Premio nazionale intitolato alla sua figura, istituito dalla legge 5 ottobre 2004 n. 255 e “assegnato ad opere che illustrano gli ideali di fratellanza tra i popoli, libertà e giustizia sociale che hanno ispirato la vita di Matteotti”.
Le “Celebrazioni per il centesimo anniversario della morte di Giacomo Matteotti”, che ricorre il 10 giugno 2024, saranno finalizzate alla “promozione e valorizzazione della conoscenza e dello studio della sua opera e del suo pensiero in ambito nazionale e internazionale. Lo Stato “riconosce meritevoli di sostegno e finanziamento, anche attraverso apposite campagne di comunicazione istituzionale, i progetti di promozione, ricerca, tutela e diffusione della conoscenza della vita, dell’opera, del pensiero e dei luoghi più strettamente legati alla figura di Matteotti”.
Le tre sezioni
Il premio è suddiviso in tre sezioni: saggistica, opere letterarie e teatrali, tesi di laurea. Alla sezione “tesi di laurea”, in particolare, possono concorrere coloro che abbiano conseguito la laurea o il dottorato in qualsiasi Università, italiana o straniera, nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2022 ed il 31 dicembre 2023, discutendo una tesi, in qualunque disciplina, sulla figura e sugli ideali di Matteotti. Le tesi, in lingua italiana, devono essere accompagnate da una lettera di presentazione del relatore, ovvero del preside della facoltà universitaria di riferimento. Il premio prevede due tesi vincitrici a pari merito e consiste, per ciascun lavoro, in una somma di 5.000 euro
Aprile scadenza bando
La cerimonia di premiazione si svolgerà a Roma il 18 ottobre 2024 nella sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri e vedrà il coinvolgimento di studenti delle scuole secondarie, delle Università e degli istituiti di Alta formazione artistica, musicale e coreutica, individuati di concerto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e del Ministero dell’Università e della Ricerca. Le domande dovranno pervenire al Segretariato Generale della Presidenza Consiglio dei Ministri entro il 29 aprile.