Nel corso del Consiglio dei Ministri di ieri pomeriggio sono state approvate diverse novità di rilievo, tra cui una significativa riforma sull’assistenza agli anziani e due decreti legislativi riguardanti il riordino del settore dei giochi (via libero definitivo) e del sistema nazionale della riscossione fiscale (esame preliminare). Una delle principali novità riguarda la riforma sull’assistenza agli anziani, la cui legge-quadro, denominata 33 del 23 marzo 2023, è stata approvata come risposta alle carenze nel sistema di cura e assistenza, sia abili che non autosufficienti. Si tratta di una legge che prevede un assegno di assistenza mensile di 850 euro, che si sommerà all’indennità di accompagnamento già in vigore, portando il totale a circa 1.380 euro al mese (la misura è stata prescritta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza).
Prestazione universale
La prestazione universale riguarderà anziani non autosufficienti con determinati requisiti, come a esempio essere titolari dell’indennità di accompagnamento, essere almeno ottantenni e avere un bisogno assistenziale ‘gravissimo’, con un Isee non superiore a 6mila euro. Potrebbero essere inizialmente circa 25mila persone a beneficiare di questa misura, che partirà con una sperimentazione nel gennaio 2025 e si concluderà nel dicembre 2026. È importante notare che l’assegno di 850 euro potrebbe essere revocato se non viene utilizzato per retribuire il lavoro di cura svolto da assistenti familiari o per acquistare assistenza da imprese di servizi.
Riscossione fiscale
Oltre alla riforma sull’assistenza agli anziani, il Cdm ha esaminato anche due decreti legislativi riguardanti il riordino del settore dei giochi e del sistema nazionale della riscossione fiscale. Per quanto riguarda quest’ultimo, sono previsti piani di rateizzazione più lunghi per saldare i debiti con il Fisco, con la possibilità di arrivare a un massimo di 120 rate. Inoltre le cartelle notificate dal primo gennaio 2025 e non riscosse decorsi 5 anni successivi potranno essere automaticamente discaricate dal cosiddetto ‘magazzino della riscossione’. Passati i 5 anni le somme non saranno stralciate, ma l’ente creditore potrà mettere in campo tre differenti soluzioni: gestire in proprio la riscossione coattiva delle somme discaricate; affidarla in concessione a soggetti privati mediante gara pubblica; riaffidarla all’AdER (Agenzia entrate e riscossione) per 2 anni nel caso in cui l’ente creditore venga a conoscenza di nuovi e significati elementi reddituali del debitore. Per i carichi affidati alla riscossione negli anni precedenti fino al 2000, sarà una Commissione presieduta da un magistrato della Corte dei Conti che dovrà proporre soluzione legislative per il magazzino della riscossione.
Questa operazione si rende necessaria perché al 31 dicembre 2023 il ‘magazzino’ della riscossione’ ammonta a più di 1.200 miliardi. Svuotare questa abnorme mole, riferita anche a persone defunte, nullatenenti, e non più reperibili, viene giudicato “molto importante per razionalizzare la riscossione”.
Giochi online
Il Cdm ha anche dato il via libera definitivo al Decreto Legislativo sui giochi online, un provvedimento che mira a razionalizzare e aggiornare il sistema dei giochi a distanza, portandolo ai livelli di mercato più adeguati e introducendo norme più moderne e rigorose. Il documento prevede un aumento significativo dei costi per i concessionari che intendono operare sul territorio italiano. In particolare, vengono introdotti tre nuovi canoni che i concessionari dovranno pagare per poter operare nel Paese.
Il primo canone è una tantum e aumenta notevolmente, passando dai precedenti 250mila euro a 7 milioni di euro, rappresentando un incremento del 2.800%. Il secondo canone, annuale, equivale al 3% dei ricavi netti di ogni concessionario, il doppio rispetto al passato. Infine, viene istituita una fee annuale, pari allo 0,2% dei ricavi netti dei concessionari, destinata a finanziare campagne informative e di comunicazione per contrastare la ludopatia.
Una delle novità più significative riguarda l’eliminazione dell’utilizzo del contante per i giochi online. Chi desidera ricaricare più di 100 euro dovrà obbligatoriamente utilizzare strumenti elettronici di pagamento tracciabili e sicuri. Questa misura, oltre a favorire la trasparenza e la tracciabilità delle transazioni, si inserisce nell’ambito della lotta al riciclaggio di denaro, un obiettivo prioritario per il governo Meloni fin dall’insediamento.
Il provvedimento prevede anche il rinnovo della gara del lotto, programmata per il 2025, con una base d’asta aumentata da 700 milioni a 1 miliardo di euro.