mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Esteri

Esplosione della spina della portiera del Boeing 737 in Alaska, il Dipartimento di Giustizia indaga

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha ufficialmente avviato un’indagine penale sull’esplosione della spina della portiera del Boeing 737 Max 9 durante un volo di Alaska Airlines avvenuto a gennaio di quest’anno. L’incidente, che ha scosso l’opinione pubblica e sollevato gravi preoccupazioni sulla sicurezza dei voli, ha portato il Dipartimento a interrogare piloti, assistenti di volo e addirittura alcuni passeggeri presenti sul volo incriminato.

L’indagine si concentra sulla possibile negligenza da parte di Boeing, il gigante dell’industria aerospaziale, nella produzione e nell’assemblaggio del Boeing 737 Max 9. L’azienda potrebbe affrontare accuse di frode nei confronti degli Stati Uniti se il Dipartimento di Giustizia dovesse ritenere che abbia violato i termini di un accordo siglato nel 2021.

Secondo quanto rivelato, il National Transportation Safety Board ha condotto un’indagine preliminare che ha identificato la mancanza di bulloni sul tappo della porta come una delle possibili cause dell’incidente. Gli investigatori ora si concentrano sull’accertare se Boeing abbia rispettato gli accordi precedenti, in particolare quelli stipulati dopo i tragici incidenti che coinvolsero i modelli 737 Max 8 nel 2018 e nel 2019, che causarono la perdita di 346 vite umane.

Alaska Airlines ha dichiarato di considerare la collaborazione con il Dipartimento di Giustizia una procedura normale e ha assicurato la piena cooperazione nell’indagine. Tuttavia, ha anche sottolineato di non ritenersi un obiettivo diretto dell’indagine.

L’incidente ha già portato a conseguenze legali per la compagnia aerea e per Boeing. Diversi passeggeri hanno intentato cause legali contro entrambe le società, accusandole di negligenza e di aver ignorato segnali di avvertimento che avrebbero potuto prevenire l’incidente. In particolare, sette passeggeri hanno avviato un’azione collettiva contro Boeing, sostenendo che la compagnia avesse consegnato l’aereo ad Alaska Airlines senza fissare correttamente il tappo della porta alla cellula o con bulloni e guarnizioni difettosi.

Jonathan Johnson, l’avvocato che rappresenta alcuni di questi passeggeri, ha espresso soddisfazione per l’apertura dell’indagine da parte del Dipartimento di Giustizia e ha dichiarato di sperare che coloro che sono responsabili vengano ritenuti tali.

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