mercoledì, 5 Febbraio, 2025
Esteri

Nikki Haley chiede il voto del Comitato Nazionale Repubblicano sulla risoluzione che vieta il pagamento delle spese legali di Trump

Nikki Haley, ex Ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite, ha sollevato una controversia all’interno del Comitato nazionale repubblicano (RNC) mercoledì scorso, chiedendo un voto registrato su una risoluzione volta a limitare l’uso dei fondi del partito per spese legali, comprese quelle dell’ex presidente Donald Trump.

La richiesta di Haley ha acceso un dibattito acceso all’interno del partito repubblicano, evidenziando divisioni e tensioni riguardanti l’allocazione dei fondi e il sostegno ai leader politici. Durante la campagna elettorale, Haley aveva sottolineato la necessità di trasparenza e accountability nella gestione finanziaria del partito, sostenendo che “tutti gli americani, e soprattutto i repubblicani, meritano un voto ufficiale su quella risoluzione”. La sua posizione riflette le crescenti preoccupazioni all’interno del partito riguardo alla destinazione dei fondi della RNC e alla possibilità che questi vengano utilizzati per spese legali controversi, come nel caso delle difese legali di Trump.

Le tensioni sono emerse anche a seguito delle affermazioni contrastanti riguardanti il finanziamento delle spese legali del tycoon. Mentre Chris LaCivita, co-responsabile della campagna di Trump, aveva precedentemente dichiarato che la RNC non avrebbe coperto tali spese, i funzionari della campagna di Haley hanno espresso dubbi su questa promessa, alimentando ulteriori domande e critiche.

Interrogativi

Haley ha sollevato interrogativi sul futuro uso dei fondi della RNC, esprimendo preoccupazione che il partito possa spostare il sostegno dai repubblicani in corsa a un “fondo nero legale”. La sua richiesta di un voto sulla risoluzione mira a garantire una maggiore trasparenza e controllo sulla gestione finanziaria del partito, offrendo agli americani una chiara visione di come vengono impiegati i loro contributi. L’attenzione è ora rivolta alla riunione della RNC prevista ad Houston all’inizio di marzo, dove i membri si confronteranno su due risoluzioni proposte da Henry Barbour, membro del comitato del Mississippi. Una di esse mira a rallentare il coordinamento della RNC con i candidati presidenziali fino a quando non raggiungono una certa soglia di delegati per la nomina, mentre l’altra si concentra sul divieto di finanziare le spese legali di candidati politici estranei al ciclo elettorale.

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