Il tumore alla mammella rappresenta una delle sfide più delicate e difficili nella vita di una donna. Ora, presso la Asl 5 di Oristano, le pazienti affrontano questo percorso con una maggiore assistenza grazie al Percorso diagnostico terapeutico assistenziale dei tumori alla mammella, parte integrante della nuova Struttura semplice dipartimentale di Senologia. Questa location, diretta dal dottor Luciano Curella, ha già dimostrato il suo valore con un aumento significativo degli interventi per tumori alla mammella presso l’ospedale San Martino di Oristano. La struttura si concentra a tempo pieno sulle patologie benigne e maligne della mammella, offrendo un percorso completo dalla diagnosi all’eventuale intervento e alle cure e ai controlli successivi. Il dottor Curella ha spiegato che l’incremento degli interventi è stato possibile grazie alla regolarità delle sedute operatorie, ora programmate una volta alla settimana anziché ogni quindici giorni.
Un elemento chiave di questo percorso è la presenza di un’equipe multidisciplinare che si occupa della paziente dall’inizio alla fine del percorso. Questa equipe, inserita nel Pdta del tumore alla mammella, include specialisti della radiologia, oncologia, senologia e chirurgia plastica, garantendo un approccio completo e personalizzato a ogni caso.
La collaborazione
La collaborazione tra la Struttura semplice dipartimentale di Senologia e la Struttura complessa di Oncologia è fondamentale per offrire alle pazienti un trattamento completo e coordinato. Il Centro Accoglienza Servizi, inaugurato qualche mese fa, svolge un ruolo cruciale nell’orientare le pazienti verso la destinazione più adatta alle loro esigenze. Un altro aspetto importante di questo percorso è l’attenzione all’aspetto psico-fisico delle pazienti. Viene garantito un trattamento oncoplastico che include interventi di rimodellamento o ricostruzione completa della mammella con protesi, contribuendo all’integrità psicologica e fisica delle donne affrontando questa difficile situazione.
Inoltre, la disponibilità di tecnologie avanzate sul posto, come la possibilità di eseguire la biopsia del linfonodo sentinella direttamente in loco, riduce la necessità di trasferire le pazienti in altre strutture sanitarie, offrendo loro un maggiore comfort e un supporto continuo da parte del team multidisciplinare.