Il Governo della Corea del Sud ha emesso un avvertimento severo nei confronti dei giovani medici in sciopero, dichiarando che hanno solo quattro giorni per porre fine alla loro dimostrazione o rischiano azioni legali e la sospensione della licenza medica. La situazione è esplosa dopo che circa 9.000 tirocinanti e specializzandi hanno interrotto il loro lavoro la scorsa settimana per protestare contro un piano governativo che prevede un aumento significativo delle ammissioni alle scuole di medicina, fino al 65%. Gli scioperi hanno paralizzato gli ospedali e causato numerose cancellazioni di interventi chirurgici e trattamenti, causando gravi disagi per i pazienti. Le autorità sostengono che l’aumento del numero di medici sia fondamentale per far fronte all’invecchiamento della popolazione e migliorare il rapporto medico-paziente, attualmente uno dei più bassi al mondo. Tuttavia, gli scioperanti contestano la validità di questo piano, sostenendo che le università non siano in grado di gestire un’affluenza così massiccia di nuovi studenti e che ciò non risolverebbe la carenza di medici in settori critici come la pediatria e le emergenze.
Basta scioperi
Il vice ministro della Sanità, Park Min-soo, ha dichiarato che il governo non tollererà ulteriori scioperi e ha stabilito una scadenza entro giovedì per il ritorno al lavoro dei medici. Coloro che non rispetteranno questo termine affronteranno sospensioni della licenza medica per almeno tre mesi e azioni legali aggiuntive. Secondo le leggi del paese, il governo può richiamare al lavoro medici e personale sanitario in caso di gravi rischi per la salute pubblica.