Chi pensava alla fine della protesta degli agricoltori dovrà pazientare ancora. Già, perché nonostante l’incontro di venerdì a Palazzo Chigi tra il governo e alcune sigle sindacali del settore sia sfociato in alcune nuove misure a favore degli allevatori che saranno inserite nel Milleproroghe (tra cui la riduzione dell’Irpef agricola per gli imprenditori con una dichiarazione dei redditi fino ai 10mila euro), ieri il leader di ‘Cra agricoltori traditi’ Danilo Calvani ha preannunciato per giovedì 15 febbraio una manifestazione che si terrà al Circo Massimo di Roma e che dovrebbe vedere la partecipazione di circa 20mila persone e l’arrivo di una decina di trattori provenienti dal presidio di Cecchina (il tutto è stato concordato con la Questura della Capitale). L’occasione, per Calvani, per dare spazio a tutte le problematiche e a tutte le richieste del settore agricolo, comparto per comparto, così come pure l’intero indotto agroalimentare: “Sarà dato anche ampio spazio a tutte quelle categorie produttive e sociali che stanno soffrendo, come gli agricoltori, a seguito delle disastrose politiche di una classe dirigente che da decenni sta affossando questa nazione. Tutti potranno esprimere il proprio dissenso e portare solidarietà alla protesta degli agricoltori”, ha aggiunto, spiegando la non presenza di partiti, movimenti politici e sindacati e aggiungendo comunque che quella del Circo Massimo sarà la prima di altre manifestazioni.
Domani gli emendamenti
Intanto l’esecutivo dà seguito a quanto preannunciato venerdì nel corso degli incontri con gli agricoltori e già domani saranno presentati alcuni emendamenti all’interno del Milleproroghe che andranno ad aiutare questo settore, tra cui l’abbassamento dell’Irpef agricola. Lo stesso Ministro Francesco Lollobrigida ha ribadito ieri che il governo era e resterà al fianco della categoria e che è giusto che queste persone ora vogliano vedere fatti concreti.
Scintille politiche
Ma in generale le ultime mosse del governo non sono piaciute al co-portavoce di Europa Verde e deputato di Avs Angelo Bonelli che ha accusato il Primo Ministro Giorgia Meloni “di aver messo il bavaglio alla protesta degli agricoltori dopo averla strumentalizzata. La realtà è che la premier, e il suo governo, hanno raccontato tante bugie cercando di sfuggire alle loro colpe e responsabilità”. Nel mirino le parole del Presidente del Consiglio che, per Bonelli, ha manipolato la protesta attribuendo la crisi al Green Deal europeo, che non ha trovato nessuna applicazione, “mentre nel nostro Paese la siccità sta provocando gravi danni agli allevamenti senza precedenti: gli animali in Sicilia non hanno più erba dove pascolare. La crisi climatica è nemica dell’agricoltura, non la transizione verde”. Critico anche il Movimento 5 Stelle che tramite un post su Facebook de Capogruppo al Senato Stefano Patuanelli ha ricordato che Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno votato la Pac, “sia in Parlamento europeo, sia nella sua attuazione in Italia attraverso l’intesa unanime in conferenza Stato regioni, alla cui presidenza vi è il leghista Fedriga. Inutile continuare a puntare il dito contro l’Europa se a livello nazionale il Governo ha tagliato circa due miliardi al settore primario”. Durissima la Segretaria del Pd Elly Schlein: “Gli agricoltori aspettano i ristori promessi dall’esecutivo da 10 mesi e ancora non li hanno visti”.