Sono ufficialmente aperte le iscrizioni al Premio “Mani Tese per il Giornalismo Sociale”. Il tema di quest’anno è dedicato all’impatto dell’industria dell’abbigliamento sui diritti umani Milano.
La prestigiosa manifestazione a sostegno del giornalismo investigativo e sociale è organizzata dalla organizzazione non governativa da oltre 55anni si occupa di contrastare le ingiustizie nel mondo. Il Premio, giunto alla II edizione, verterà sull’impatto dell’industria dell’abbigliamento sui diritti umani e sull’ambiente, in Italia e/o nei Paesi terzi in cui si articolala filiera globale del tessile.
Dopo la prima edizione, che aveva portato alla realizzazione dell’inchiesta “Amazon, uno smaltimento al di sopra di ogni sospetto – Dalla distruzione di massa dei beni invenduti a una nuova economia circolare” anche per il 2020 Mani Tese ha deciso di schierarsi in prima linea con l’obiettivo di porre questo tema all’attenzione della governance delle imprese e delle scelte dei consumatori.
Fino al 23 aprile, dunque, sarà possibile presentare il proprio progetto, a titolo gratuito: per il vincitore, un contributo a copertura delle spese di realizzazione dell’inchiesta vincitrice fino a un massimo di 10.000 euro. A giudicare le proposte in gara, una giuria d’eccezione composta da Federica Angeli, Riccardo Iacona, Gad Lerner, Gianluigi Nuzzi, Tiziana Ferrario, Eva Giovannini, Francesco Piccinini, Stefania Prandi, Emilio Ciarlo. Margherita Rebuffoni, mamma di Nadia Toffa, consegnerà il Premio in ricordo della figlia.