Secondo quanto emerge dall’analisi realizzata da Nomisma dal titolo “Consumi nell’agroalimentare in Italia: tendenze e comportamenti d’acquisto”, presentata da Agronetwork in occasione della giornata conclusiva di Taste 2024, nonostante in Italia si sta registrando un rallentamento generale dell’inflazione, questa tuttavia rimane alta nel food & beverage (+5,9% la crescita dei prezzi al consumo a dicembre 2023 su base annua). Gli italiani, quindi, si adattano e rivedono il proprio comportamento di spesa. Secondo il Rapporto Coop 2023, curato dall’Ufficio Studi Ancc-Coop in collaborazione con Nomisma, ben 9 italiani su 10 hanno messo in atto strategie di risparmio per far fronte all’aumento dei prezzi di cibo e bevande.
Prodotti indispensabili
E per farlo evitano innanzitutto gli sprechi concentrando la spesa sui prodotti indispensabili (nel 71% dei casi) oppure acquistando i prodotti freschi in minore quantità ma con maggiore frequenza (59%). Altrettanto importante l’attenzione al fattore prezzo che si traduce nell’acquisto di prodotti in presenza di offerte e promozioni (64%) e in una maggiore propensione ad acquistare prodotti a marchio del supermercato (63%). C’è però una nota di ottimismo per quanto riguarda i consumi alimentari domestici per il 2024: secondo le rilevazioni di Nomisma, se il 12% degli italiani prevede un calo della quantità di cibo acquistato rispetto al 2023, il 16% immagina di aumentare i prodotti da inserire nel carrello della spesa. In questo scenario non semplice, gli italiani sono sempre più attenti anche alla sostenibilità di ciò che mangiano. Secondo quanto emerge dall’Osservatorio del packaging del largo consumo di Nomisma, la metà dei nostri connazionali dichiara di adottare con maggiore frequenza scelte di consumo più sostenibili rispetto a cinque anni fa.
Alimenti e bevande
Tra gli ambiti in cui i consumatori fanno più attenzione rientrano proprio gli acquisti di prodotti alimentari e bevande. Oltre ad essere più sostenibile il carrello della spesa degli italiani nel 2024 sarà in generale più “sobrio”, con un occhio puntato al risparmio, ma anche più salutare. A conferma di ciò, il 18% delle famiglie prevede di aumentare la spesa dedicata all’acquisto di frutta e ortaggi freschi, mentre il 14% dichiara che acquisterà maggiori quantità di pesce. “E’ circolare: scegliere la sostenibilità ambientale significa anche fare scelte che favoriscono la nostra salute”, spiega il presidente di Agronetwork Sara Farnetti. “La salute rimane il bene primario, la longevità sana ciò a cui tutti aspirano e le scelte alimentari sono cruciali in questo senso. Il consumatore non vede più il cibo solo come piacere, è consapevole che può rappresentare una opportunità di benessere o di squilibrio”, conclude.