Funzionari americani e cinesi hanno avviato una serie di discussioni, definite da entrambe le parti “aperte e sincere” riguardo alle strategie per affrontare il flusso di fentanil negli Stati Uniti. Il Capo della Casa Bianca ha affermato che Pechino potrebbe fare molto di più per contribuire a contrastare quella che è stata definita la peggiore crisi della droga nella storia degli Stati Uniti. Jen Daskal, Viceconsigliere per la sicurezza nazionale ,ha affermato che il primo della due giorni di incontri con un nuovo gruppo di lavoro antinarcotici a Pechino è stato “un importante passo avanti nelle relazioni” tra i due Paesi. Si tratta dei primi colloqui formali, dopo anni, che le due potenze globali hanno tenuto sulla questione, in un periodo in cui le loro relazioni si sono deteriorate a causa di controversie su commercio, tecnologia, diritti umani e lo status di Taiwan.
Lunga cooperazione
“Ciò che speriamo che accada oggi – ha affermato Daskal – sarà l’inizio di una cooperazione continua in modo da poter condividere informazioni e realizzare ulteriori progressi”. Nella giornata di martedì, durante la discussione precedente all’inaugurazione del gruppo, il ministro cinese della Pubblica Sicurezza, Wang Xiaohong, ha comunicato che le due delegazioni avevano “concordato un piano di lavoro comune”, auspicando che entrambe le parti “rafforzino ed amplino la cooperazione per fornire un maggiore impulso positivo alla stabilità e alle solide e sostenibili relazioni tra Cina e Stati Uniti”. L’uso del fentanil, un potente oppioide sintetico, sta causando una grave crisi di droga che sta devastando le comunità di tutto il territorio degli Stati Uniti. Secondo i dati dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, la stragrande maggioranza dei 70.000 decessi per overdose da oppioidi sintetici nel 2021 è stata causata proprio dal fentanil.