Confagricoltura, la più antica organizzazione che rappresenta il 45% della produzione agricola nazionale, e Unione Italiana Food, che raccoglie oltre 900 marchi della trasformazione industriale hanno siglato un’alleanza che unisce mondo della trasformazione industriale e settore primario, mettendo al centro il modello mediterraneo e le sue filiere. Alleandosi è nata così l’associazione Mediterranea, un’unione che esprime un valore di 106 miliardi di euro (56 miliardi per l’industria e 49,2 miliardi per la parte agricola, incluso il valore aggiunto) e offre lavoro a oltre 650mila addetti, coinvolgendo 2/3 delle imprese agricole italiane. “Intendiamo strutturare le filiere agroalimentari italiane in modo che diventino sempre più competitive sui mercati – ha dichiarato il presidente di Mediterranea, Massimiliano Giansanti, spiegando che – attraverso accordi e certificazioni a favore della tracciabilità, Confagricoltura e Unionfood insieme si impegnano a incrementare le produzioni e sviluppare accordi con soggetti terzi per sostenere l’export agroalimentare italiano. L’ambizione è quella di superare ampiamente il valore record di 63 miliardi di euro raggiunto nel 2022”.
Gli obiettivi
Tra i numerosi obiettivi dell’emergente associazione vi sono: rafforzare le filiere e la loro efficienza dal campo alla tavola, migliorare la sostenibilità delle produzioni e la competitività sui mercati globali, rendere più efficiente la rete logistica e dei sistemi di stoccaggio e valorizzare la dieta mediterranea, patrimonio Unesco, con attività di informazione, promozione ed educazione alimentare. L’iniziativa affonda le radici sul successo del “Protocollo d’intesa grano duro-pasta”, con lo scopo di estendere il modello ad altre filiere rappresentate da Unione Italiana Food e Confagricoltura fra cui, ad esempio, quello del pomodoro o del grano tenero nelle sue declinazioni di prodotto, quali pane, pizza e dolci. L’alleanza riporta in auge le attività del Consorzio per la Promozione della Dieta Mediterranea che, anni fa, realizzava, insieme ad ICE, campagne di promozione e informazione al consumatore valorizzando all’estero le eccellenze italiane del food. Un’esperienza positiva che, dal 2017 ad oggi, ha consentito di raddoppiare sia il numero dei contratti di coltivazione tra pastai e mondo agricolo e cooperativo (da 6mila a più di 12mila), sia la superficie agricola oggetto di accordo.
Le attività
Sono numerose le attività previste da Mediterranea, tra cui elaborare elementi, notizie, informazioni e dati relativi alla dieta mediterranea; ma anche organizzare ricerche e studi, dibattiti e convegni su temi economici e sociali di interesse e progettare e organizzare iniziative e campagne promozionali e di comunicazione per la conoscenza e diffusione della dieta mediterranea, agendo così anche come soggetto di raccolta fondi pubblici e privati destinati agli obiettivi associativi; inoltre, l’associazione prevede di ideare e realizzare ogni altra azione e iniziativa volta a supportare la dieta mediterranea, le sue filiere produttive o i suoi singoli prodotti, ingredienti e nutrienti. Per Paolo Barilla, vicepresidente di Mediterranea, “la ricchezza, la varietà e la natura dei prodotti rappresentati da Unione Italiana Food sono complementari alla dieta mediterranea nel suo complesso. Per questo, insieme a Confagricoltura, abbiamo costruito una struttura per la promozione e valorizzazione delle filiere mediterranee e dei prodotti italiani di eccellente qualità che in quel paniere si collocano, in una logica di integrazione di filiera e tra più filiere, ben rappresentate da entrambi i soci fondatori. Naturalmente – conclude – l’obiettivo è aprirci in prospettiva ad altre associazioni che vogliano contribuire a promuovere una cultura che valorizzi più possibile l’apporto delle nostre produzioni all’italianità della dieta Mediterranea e delle nostre filiere”.