La famiglia dell’indimenticabile comico George Carlin ha intrapreso azioni legali contro i creatori di un video basato sull’intelligenza artificiale (IA) che cerca di replicare il suo stile comico. L’accusa sostiene che il video violi i diritti d’autore e il diritto alla pubblicità di Carlin, considerandolo un furto dell’opera di un grande artista americano. Il video incriminato, intitolato ‘George Carlin: sono contento di essere morto!’, è ospitato sul canale YouTube di Dudesy, gestito da Will Sasso, comico, e Chad Kultgen, scrittore. Nonostante non presenti una rappresentazione visiva di Carlin, l’IA riproduce la voce dell’umorista discutendo argomenti tipici come religione e politica, oltre a menzionare la sua morte.
La famiglia Carlin, agendo in nome del defunto comico, sostiene che il video costituisca una violazione del copyright, in quanto utilizza l’immagine intellettuale distintiva di Carlin senza autorizzazione. Inoltre, il video affronta temi delicati con una narrazione che la famiglia ritiene inappropriata e dannosa per la reputazione postuma di Carlin.
Crescenti preoccupazioni
L’incidente evidenzia le crescenti preoccupazioni sull’utilizzo dell’IA nelle opere creative, con implicazioni legali sempre più complesse. L’anno scorso, lo sciopero degli scrittori di Hollywood ha già sollevato interrogativi sulla remunerazione e i diritti delle opere create con l’IA. La causa legale della famiglia Carlin aggiunge ulteriore risonanza a questo dibattito emergente.
Nel video introduttivo, Dudesy spiega che l’IA è stata addestrata per replicare lo stile e i contenuti di Carlin, definendosi “un’intelligenza artificiale comica”. Tuttavia, l’uso di questa tecnologia nell’intrattenimento sta generando tensioni tra la libertà creativa, i diritti dei creatori originali e le nuove frontiere dell’IA.