Il primo prodotto divulgativo di quest’anno, pubblicato meno di una settimana fa, è stato dedicato dall’Agenzia Europea per la Salute e Sicurezza sul Lavoro alle attività generate dalle piattaforme digitali che rappresentano una modalità di lavoro in vertiginosa crescita relativamente rese possibili dalle tecnologie digitali, come i personal computer, gli smartphone, le applicazioni e una connessione a internet che danno luogo a rischi aggiuntivi rispetto ai lavori tradizionali.
L’obiettivo dell’’Agenzia EU-OSHA, come ha evidenziato l’Osservatorio Malattie Occupazionali e Ambientali, OSMOA, dell’Università degli Studi di Salerno, è quello di sensibilizzare in merito alle implicazioni dell’impiego delle tecnologie digitali per la salute e la sicurezza sul lavoro: se progettate, attuate, gestite e utilizzate in linea con un approccio antropocentrico, le tecnologie digitali possono essere sicure e produttive. L’obiettivo della campagna HWC 2023-2025 per un ambiente di lavoro sano e sicuro è stimolare la collaborazione per una trasformazione digitale del lavoro sicura e produttiva.
Tra i principali rischi ci sono la posizione professionale e accordi contrattuali ambigui. Le piattaforme di lavoro digitale tendono a classificare i lavoratori come lavoratori autonomi freelance, classificazione che potrebbe non corrispondere al loro effettivo impiego e alle loro reali condizioni di lavoro.
Il fatto di essere lavoratori autonomi rende i lavoratori delle piattaforme digitali responsabili della propria SSL, poiché nella maggior parte degli Stati membri dell’UE la legislazione pertinente in materia di salute e sicurezza sul lavoro si applica solo ai lavoratori dipendenti.
Inoltre, generalmente questi lavoratori non sono tra i destinatari dei servizi di prevenzione, monitoraggio e applicazione delle norme, sono esclusi dalle iniziative di dialogo sociale e non sono coperti dalla contrattazione collettiva.
Le piattaforme utilizzano la gestione algoritmica, ossia gli algoritmi, per assegnare i compiti, monitorare e valutare le prestazioni e il comportamento dei lavoratori. Ciò può compromettere l’autonomia, il controllo del lavoro e la flessibilità dei lavoratori e comportare un aumento del carico di lavoro, esaurimento, ansia e stress, con ripercussioni negative sulla salute e sul benessere. L’algoritmo determina una classifica e fornisce premi o sanzioni ai lavoratori in base alle loro prestazioni o al loro comportamento, il che può risultare emotivamente impegnativo. È inoltre opportuno ricordare che spesso vi è una generale mancanza di trasparenza sulle modalità di funzionamento dell’algoritmo, il che può contribuire all’insicurezza e allo stress e costituire un ostacolo alla partecipazione e alla consultazione dei lavoratori.
Non sottovalutiamo l’isolamento sociale con luoghi di lavoro non convenzionali e conflitto tra vita professionale e vita privata Il lavoro su piattaforma digitale viene svolto da una forza lavoro anonima e dispersa, con un elevato tasso di avvicendamento dei lavoratori, in luoghi di lavoro poco adatti, spesso con attrezzature inadeguate e con confini poco chiari tra vita professionale e vita privata.
Questa situazione, precisa l’OSMOA, può avere una serie di implicazioni per la salute e sicurezza sul lavoro dei lavoratori delle piattaforme digitali. Tra i problemi frequentemente segnalati figurano disturbi del sonno, esaurimento, stress, depressione, burnout, solitudine, disturbi muscolo-scheletrici, incidenti e un’insoddisfazione generale per il proprio lavoro e la propria vita personale.
L’isolamento sociale dei lavoratori delle piattaforme digitali limita la loro organizzazione e, di conseguenza, il dialogo sociale, la contrattazione collettiva e la partecipazione allo sviluppo di un sistema di gestione della SSL. Con una forza lavoro dispersa e la mancanza di organismi rappresentativi organizzati, è difficile promuovere la formazione, l’accesso ai servizi di SSL e iniziative quali le campagne di sensibilizzazione e prevenzione.
C’è ancora da considerare l’Insicurezza del lavoro e del reddito Il lavoro su piattaforma digitale comporta una notevole insicurezza del lavoro e del reddito, poiché i lavoratori spesso non hanno alcun controllo, o ne hanno solo in minima parte, né alcun potere di negoziazione su quanto possono lavorare e guadagnare per ogni compito. L’insicurezza del lavoro e del reddito sono riconosciuti quali fattori di rischio psicosociale legati al lavoro.