mercoledì, 18 Dicembre, 2024
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Rapporto Città Clima di Legambiente, il 2023 si conferma un anno da bollino rosso

“Nel 2023 l’Italia ha dovuto affrontare ben 378 eventi meteorologici estremi, con il +22% rispetto al 2022, con danni miliardari ai territori e la morte di 31 persone”. Questi sono i principali e preoccupanti dati contenuti nell’ultimo rapporto realizzato dall’Osservatorio Città Clima di Legambiente, che ha l’obiettivo di raccogliere e mappare le informazioni sui danni provocati in Italia dai fenomeni climatici. Come per il resto del mondo, anche il nostro Paese deve fare i conti con gli effetti devastanti dei mutamenti climatici. In particolare, le città sono l’ambito più a rischio perché è lì che si concentra la maggior parte della popolazione. L’esatta conoscenza delle zone urbane a maggior rischio, ad esempio rispetto alle piogge e alle ondate di calore, è fondamentale per salvare vite umane e limitare i danni. Mediante studi e mappature, l’Osservatorio Città Clima di Legambiente intende contribuire all’analisi dei dati a disposizione con approfondimenti che riguardano le città e il territorio italiano.

Tra i casi più rilevanti

Il rapporto dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, realizzato in collaborazione con il Gruppo Unipol, mostra che nel 2023 in Italia si sono verificati 118 casi di allagamenti da piogge intense, 82 casi di danni da trombe d’aria e raffiche di vento, 39 episodi di danni da grandine, 35 esondazioni fluviali che hanno causato danni, 26 danni da mareggiate, 21 da siccità prolungata, 20 casi di temperature estreme in città, 18 frane causate da piogge intense, 16 situazioni con danni alle infrastrutture e 3 eventi con impatti sul patrimonio storico. Tra le città più colpite: Roma, Milano, Fiumicino, Palermo e Prato.

Le regioni più in sofferenza

A livello regionale, Lombardia ed Emilia-Romagna risultano le regioni più in sofferenza con, rispettivamente, 62 e 59 eventi che hanno provocato danni, seguite da Toscana con 44, Lazio (30), Piemonte (27), Veneto (24) e Sicilia (21). Nel report si sottolinea che, solo nel mese di luglio, la Lombardia è stata colpita da 28 eventi, due sono state le vittime. Tra le province più colpite troviamo: quella di Roma, con ben 25 eventi meteo estremi, di Ravenna con 19, di Milano con 17, di Varese con 12, di Bologna e di Torino con 10. Tra i casi più drammatici, risultano le due alluvioni che nel maggio del 2023 hanno sconvolto l’Emilia-Romagna, con un bilancio ufficiale di 18 vittime e con danni economici per oltre 8,8 miliardi di euro.

Danneggiamenti alle produzioni

Negli stessi giorni sono state colpite anche le province settentrionali della Marche, già vittime della grave alluvione del settembre 2022. In estate si sono verificate violente grandinate che, unitamente a venti record, hanno investito il Veneto e tutto il Nord-est. In particolare, ben 52 grandinate in un solo giorno, il 19 luglio, hanno causato 110 feriti e danni alle produzioni di grano, ortaggi, frutta e ai vigneti. Inoltre, in Lombardia, nello stesso mese, si sono verificate frane e danni causati dal vento che ha soffiato fino a 100 km/h, provocando due vittime e danni per oltre 41 milioni di euro. Nel mese di ottobre un violento nubifragio ha colpito Milano, causando l’ennesima esondazione del Seveso. Ancora, a novembre intere aree del Nord della Toscana sono state alluvionate e cinque sono state le vittime.

Danni economici

Sempre in Toscana, l’esondazione del torrente Sanguigna, nell’entroterra del Comune di Rosignano Marittimo (LI), ha provocato la morte di due persone. I danni nell’intera regione stimati dalla Protezione Civile ammontano a circa 4 miliardi di euro. A tal proposito, il report si sofferma anche sull’altra faccia degli eventi meteo estremi: i danni economici. Legambiente rammenta che, una recente indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, ha evidenziato come, solo nell’ultimo anno, circa 5 milioni di italiani abbiano subito danni alla propria abitazione causati da maltempo o calamità naturali.

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