ROMA (ITALPRESS) – Roma, città dell'acqua. Tutela, Risorse, Futuro. È il convegno, organizzato in favore della candidatura della Capitale ad ospitare il World Water Forum 2027. In Campidoglio il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci hanno avviato i lavori dell'incontro alla quale hanno partecipato tra gli altri: Monsignor Fisichella, l'Assessore ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture, Ornella Segnalini, l'Assessora all'agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, il Presidente di ACEA, Barbara Marinali e il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. "Ieri presentando il piano per l'adattamento climatico di Roma abbiamo esaminato i rischi che chiamano in causa una corretta, moderna e sostenibile gestione dell'acqua: quella risorsa che, come ha detto il Presidente Mattarella, non può essere data per scontata. L'acqua è l'elemento principale attraverso il quale percepiremo gli effetti del cambiamento climatico", ha spiegato Gualtieri. "È fondamentale metterla al centro dell'agenda mondiale rendendoci consapevoli dell'urgenza di formulare politiche idrologiche sostenibili e accelerare gli interventi sulla crisi idrica, per affrontare gli effetti del cambiamento climatico. A Roma abbiamo un cambiamento evidente dell'andamento delle precipitazioni e con un'intensità che mette in crisi la città e a rischio la vita delle persone e poi lunghi periodi di siccità. Questo rende evidente la necessità di un approccio innovativo". L'obiettivo fissato dal Sindaco "è di dare risposte concrete alla vulnerabilità della città e di prevedere investimenti che siano in grado di rilanciarne lo sviluppo. Abbiamo iniziato un'azione nelle zone più periferiche della città, di oltre due miliardi di investimenti e di questi più di un miliardo è per la messa in sicurezza e il raddoppio dell'Acquedotto del Peschiera. È centrale il lavoro sul fiume Tevere per restituirlo alla città a partire dai parchi di affaccio", Gualtieri ha parlato anche degli "investimenti per rafforzare il rapporto con il mare di Roma. L'acqua è un tema che non può essere considerato marginale perché su di esso passa l'asse delle politiche da realizzare come città e paese. L'acqua è il nostro futuro". "La sfida più importante nei prossimi anni è di garantire l'utilizzo di questa risorsa che è un diritto fisiologico prima che costituzionale", ha dichiarato Musumeci. "Dobbiamo avere consapevolezza delle difficoltà che ci troviamo davanti, sapendo che al cambiamento climatico si aggiunge la mancanza di una politica, nel passato, finalizzata a programmare con responsabilità, perché convinti che fosse una risorsa inesauribile. Migliaia di enti che si occupano della risorsa idrica e competenze frammentate fra le articolazioni dello Stato hanno creato una condizione di caos normativo che non ha favorito una concreta programmazione. A fronte di questa difficile realtà il Governo ha previsto, anche con cospicue risorse del Pnrr, interventi finalizzati alla riqualificazione delle reti di distribuzione e alla creazione di nuove infrastrutture per l'accumulo e la conservazione dell'acqua che devono impedire che l'acqua da risorsa preziosa debba diventare minaccia di morte. Quando l'acqua c'è è vita quando non c'è è calamità. Abbiamo bisogno di trovare il giusto equilibrio che consenta all'uomo un uso responsabile delle risorse. Ci vorrà del tempo sull'efficacia degli interventi perché serve un cambio culturale. Sarebbe ingeneroso accusare soltanto il cambiamento del clima" Musumeci ha puntato il dito anche verso l'uomo reo di aver contribuito a questa situazione "Noi italiani preferiamo ricostruire che prevenire perché prevenire non consente il taglio del nastro, ecco perché serve un cambio e una programmazione seria che stabilisca priorità, tempi e risorse. Il governo intende dare tutto il suo contributo, sapendo che da solo sarebbe impossibile chiama alle sue responsabilità regioni, amministrazioni locali ed enti, molto dei quali inutili. Rinnovo l'impegno del governo a fianco di Roma affinché il Forum M ondiale dell'acqua possa vedere qui da noi un momento di sereno ma indispensabile confronto su questa sfida. Se l'acqua è un diritto inalienabile, mi pare scontato che ognuno di noi debba lavorare perché resti a basso costo e accessibile a tutti. In ogni latitudine, dal nord al sud. Il governo rimane a disposizione per dare ogni necessario supporto all'iniziativa". Secondo la Presidente Acea il World Water Forum "È un'occasione straordinaria perché le competenze che la nazione ha sviluppato e possiede sono uniche al mondo. Crediamo nella nostra storia e in quello che stiamo facendo come azienda, come città e come paese per vincere questa partita". "Dobbiamo agire in questo momento non solo per l'Italia ma per il mondo intero. Venezia e i suoi cittadini hanno deciso di cambiare verso e il Mose l'abbiamo finito", ha spiegato il Sindaco Brugnaro "Ci sono due modi di fare ambientalismo: prendere la paura e non fare niente e decidere di agire. Noi come nazione dobbiamo agire. L'acqua è il vero petrolio del futuro. Purtroppo le prossime guerre saranno fatte per quello. L'acqua viene inquinata da un sistema di gestione dei rifiuti antiquato. Le discariche sono pericolosissime perché gettano veleni sulle acque profonde. Dobbiamo organizzare il ciclo dell'acqua. Credo che l'Italia debba fare una scelta tecnologica".(ITALPRESS). Foto: xl5 xl5/trl/red 24-Gen-24 13:50