Il sindacato tedesco GDL, composto principalmente da macchinisti e altri dipendenti della rete ferroviaria, ha annunciato uno sciopero di sei giorni, il cui inizio è previsto per le 2 del mattino di mercoledì, per concludersi alle 18 del lunedì successivo. Questa azione, l’ultima di una serie di scioperi della GDL, è destinata a durare più a lungo rispetto ai precedenti scioperi, segnando un nuovo capitolo di tensione tra il sindacato e l’operatore ferroviario tedesco Deutsche Bahn (DB). Venerdì scorso, DB ha tentato di risolvere la controversia salariale offrendo al sindacato una nuova proposta su salari e condizioni. Tuttavia, la GDL ha respinto categoricamente l’offerta, sostenendo che DB continua a perseguire una politica di non conformità e di confronto. In una dichiarazione stampa, la GDL ha affermato: “Non c’è traccia di volontà di conciliazione da parte di Deutsche Bahn”. Questo sarebbe il quarto sciopero legato alla disputa salariale tra DB e GDL, con i sindacalisti che accusano l’operatore ferroviario di mancanza di volontà di negoziare in buona fede. Nel corso del 2023, la GDL ha già organizzato due scioperi di avvertimento e uno all’inizio di gennaio, causando notevoli interruzioni dei servizi ferroviari. Nonostante i tentativi di DB di fermare gli scioperi attraverso un’ingiunzione del tribunale, la situazione sembra destinata a peggiorare.
La critica
Martin Seiler, capo del personale della Deutsche Bahn, ha criticato aspramente la GDL, accusandola di utilizzare gli scioperi come strumento di autopromozione anziché come ultima risorsa. DB sostiene che la sua ultima proposta includeva un incremento salariale medio del 4,8% per i dipendenti a partire da agosto, con un ulteriore 5% previsto da aprile 2025. Inoltre, la proposta prevedeva un pagamento compensativo per l’inflazione stabilito per 32 mesi. D’altra parte, la GDL chiede un aumento di 550 euro al mese (circa 600 dollari) prima delle tasse per i dipendenti, insieme a un pagamento compensativo per l’inflazione, ma limitato a un periodo di 12 mesi. La richiesta del sindacato include anche una riduzione immediata dell’orario di lavoro dei turnisti da 38 a 35 ore settimanali, senza alcuna variazione della retribuzione. DB ha risposto sostenendo che tale riduzione dell’orario di lavoro aggraverebbe la carenza di personale, poiché l’azienda è già impegnata nella ricerca di nuovo personale.