Il Bhutan ha assistito martedì alla vittoria del Partito Democratico Popolare (PDP) nelle elezioni parlamentari, con il compito di formare il nuovo governo nella nazione himalayana. Il PDP ha conquistato 30 dei 47 seggi dell’Assemblea nazionale, segnando il ritorno al potere. Mentre il Bhutan Tendrel Party (BTP) si è aggiudicato 17 seggi, il PDP dovrà affrontare la sfida di risolvere la crescente crisi economica del Paese.
L’ex primo ministro Tshering Tobgay, rappresentante del PDP, ha sfidato l’ex funzionario pubblico Pema Chewang del BTP nelle elezioni di martedì. Le elezioni primarie di novembre avevano già eliminato altri tre partiti, compreso il Druk Nyamrup Tshogpa, il partito di centrosinistra al potere.
Il Bhutan ha sperimentato una trasformazione significativa dalla monarchia tradizionale a una forma di governo parlamentare nel 2008. Queste elezioni segnano la quarta tornata elettorale generale del paese sotto il nuovo sistema.
Disoccupazione cronica
La grave crisi economica è stata una tematica centrale nella campagna elettorale. Con una crescita economica del 1,7% negli ultimi cinque anni, secondo la Banca Mondiale, il Bhutan è alle prese con la disoccupazione cronica e la fuga dei giovani in cerca di opportunità di istruzione e lavoro all’estero. La nazione himalayana, stretta tra Cina e India, diventa così terreno di contesa tra le due potenze asiatiche. Per affrontare le sfide economiche, il re del Bhutan, Jigme Khesar Namgyal Wangchuck, ha annunciato a dicembre il progetto di costruire una megalopoli a Gelephu, al confine con lo stato indiano dell’Assam. Questa città, con industrie a zero emissioni di carbonio, mira a attirare investimenti stranieri. Il sovrano ha sottolineato che la costruzione rispetterà la cultura e la tradizione del Bhutan, fondendosi con l’ecosistema himalayano. “Ho incontrato i principali leader aziendali indiani che dovrebbero investire nel progetto. La costruzione avrà luogo in una zona appositamente amministrata del Bhutan, che ha adottato leggi favorevoli agli investimenti”, ha dichiarato re Wangchuck.