Le Filippine e gli Stati Uniti hanno avviato una esercitazione congiunta nel contestato Mar Cinese Meridionale, segnalando un passo avanti significativo nella cooperazione militare tra le due nazioni. L’esercitazione è stata annunciata dall’esercito filippino nella giornata di mercoledì, comprendendo due giorni di intensi pattugliamenti marittimi e aerei che coinvolgono navi da combattimento, cacciatorpediniere, incrociatori e aerei da combattimento. Questa è la seconda volta che le Filippine e gli Stati Uniti partecipano a esercitazioni congiunte nel Mar Cinese Meridionale, sotto la guida del presidente filippino Ferdinand Marcos Jr. L’esercito filippino ha schierato quattro navi da combattimento, mentre gli Stati Uniti hanno contribuito con la portaerei USS Carl Vinson, due cacciatorpediniere, un incrociatore e diversi aerei da combattimento. L’ampiezza di questa esercitazione segnala un impegno congiunto su scala più ampia rispetto alle precedenti iniziative.
Attività congiunte
Il capo di stato maggiore delle forze armate filippine, il generale Romeo Brawner, ha sottolineato l’importanza di queste attività militari congiunte, dichiarando: “L’attività militare congiunta segna un passo avanti significativo nell’alleanza bilaterale. L’alleanza è più forte che mai e sta portando avanti un ordine internazionale basato su regole su una regione indo-pacifica libera e aperta di fronte alle sfide regionali”. Le sue osservazioni sembrano essere una risposta diretta alla crescente presenza e assertività della Cina nel Mar Cinese Meridionale. Pechino, a sua volta, ha risposto annunciando pattugliamenti di routine nel Mar Cinese Meridionale attraverso il Comando del Teatro Meridionale dell’esercito cinese. Le truppe cinesi saranno in massima allerta per difendere la sovranità nazionale, la sicurezza e i diritti marittimi della Cina.