Oltre la metà degli infermieri professionali che operano nelle strutture sanitarie italiane lamenta stress e Burnout.
Il dato, venuto fuori da una recentissima indagine della FNOPI, trova un interessante collegamento con uno dei punti evidenziati dall’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul lavoro che ha proposto il 21 marzo 2023, in sostituzione di quelle del 30 settembre 2010, delle Linee Guida in cui si individuano alcuni elementi che dovrebbero essere inclusi in ogni approccio efficace e preventivo per mitigare le aggressioni e le violenze anche in sanità, promuovere salute negli ospedali e curare gli aspetti connessi alla sicurezza nel progettare l’ambiente e l’organizzazione del lavoro.
Spesso sottovalutato, l’ambiente di lavoro incide sulle performance e sul benessere dei lavoratori. Ecco perché è importante creare un ambiente di lavoro positivo e accogliente. Occorre perciò chiarire i seguenti concetti:
- Che cosa si intende per ambiente di lavoro?
- Come dovrebbe essere un ambiente di lavoro buono e sereno?
- Perché un ambiente di lavoro sereno fa bene all’azienda?
- Come creare (o migliorare) un buon ambiente di lavoro?
Un Ospedale SANO E SICURO, accogliente e sereno, favorisce il benessere dei lavoratori riducendo le occasioni di aggressioni, trasmette segnali di rassicurazione nei confronti dei ricoverati, contribuisce a promuovere la salute nei confronti della comunità.
Esiste un’ampia letteratura internazionale che indaga la correlazione tra caratteristiche ambientali e benessere lavorativo, sostiene l’Osservatorio Malattie Occupazionali e Ambientali, OSMOA, dell’Università degli Studi di Salerno, degli operatori soprattutto in ambito sanitario e socio sanitario.
Le ricerche Evidence Based Design (EBD) dimostrano quali caratteristiche spaziali e ambientali possano impattare positivamente non solo sul benessere fisico, mitigando le reazioni e le aggressioni tra gli operatori e tra operatori ed utenza, ma anche e soprattutto su quello mentale, psico-emotivo, percettivo e occupazionale dello staff incrementando la qualità delle prestazioni.
Riconoscere la relazione tra ambiente lavorativo e benessere significa sostenere e promuovere il benessere organizzativo, anche attraverso la corretta progettazione delle caratteristiche dell’ambiente fisico. È una azione di tutela e di cura che produce effetti positivi a cascata. Per garantire la miglior qualità possibile di vita degli anziani e degli ammalati è infatti importante prendersi cura di coloro che se ne prendono cura.
Prestare attenzione alle esigenze – espresse e inespresse – degli operatori, è fondamentale per creare e mantenere un ambiente di cura (ovvero un ambiente lavorativo) efficiente, soddisfacente, sano, sicuro e ad alte prestazioni.
Ecco perché il contenimento dei livelli di stress e il burnout del personale sanitario è un obiettivo chiave della salute organizzativa di un servizio, sottolinea l’Osservatorio Malattie Occupazionali e Ambientali, OSMOA, dell’Università degli Studi di Salerno.
Elevati livelli di turnover hanno un impatto dirompente sia sul benessere degli assistiti – che continuamente perdono i propri punti di rifermento – sia sulla continuità e la qualità del servizio – con operatori continuamente “in formazione”. Sia, infine, sotto il profilo della sostenibilità economica.
A tal proposito, segnala OSMOA, i benefici che derivano dalle ristrutturazioni e adeguamenti antisismici legati ai finanziamenti del PNRR , Missione 6, come viene fuori dal sito istituzionale Italia Domani nella sezione Verso un nuovo ospedale sicuro e sostenibile sono quelli di ottenere: Strutture ospedaliere più sicure anche attraverso misure antiviolenza; Riqualificazione dell’ambiente di lavoro per il personale sanitario (Puntando al Benessere organizzativo proposto nel corso dell’insediamento del Forum di Federsanità da Fabrizio D’Alba……); Miglioramento della sicurezza per i pazienti (Ammodernamento percorsi e apparecchiature); Miglioramento dell’impatto ambientale delle strutture.
“Nel discorso di Ospedale Sano e Sicuro si inserisce a pieno titolo lo sviluppo della sanità digitale, ha messo in evidenza Gennaro Sosto, direttore generale ASL Salerno, presidente di Federsanità ANCI della Campania e componente della direzione nazionale di Federsanità, che giocherà un ruolo fondamentale non solo per migliorare l’esperienza degli utenti, ma anche per ottimizzare processi ed efficienza del personale sanitario.
La possibilità di disporre e usufruire di dispositivi informatici, ha aggiunto, da una parte per l’elaborazione, digitalizzazione e gestione delle informazioni cliniche e, dall’altra, per la tracciabilità e il monitoraggio di forniture, consumi di materiale e presidi, rappresenterà un vantaggio in termini di sicurezza, rischio clinico e aumenterà notevolmente il benessere lavorativo dello staff. Inoltre, la possibilità di disporre di dispositivi informatici per le attività di tele-consulto per casi clinici di particolare complessità, consentirà allo staff di lavorare in maniera più dinamica, permettendo scambi e condivisione di idee in remoto e con altre strutture. Questo aspetto, non solo consentirà una gestione più efficiente, ma faciliterà e alleggerirà il carico di lavoro del personale, migliorandone benessere, motivazione e soddisfazione lavorativa.”