L’Iran ha impiccato Samira Sabzian, una donna accusata di aver ucciso suo marito, che aveva sposato quando era ancora bambina. Lo ha comunicato un gruppo per i diritti umani. Samira è rimasta in carcere negli ultimi dieci anni ed è stata giustiziata nella prigione di Ghezel Hesar a Karaj, come riferito dal gruppo Iran Human Rights (IHR) con sede in Norvegia. “Samira è stata vittima di anni di apartheid di genere, matrimoni precoci e violenza domestica – ha dichiarato il direttore di IHR Mahmood-Amiry Moghaddam -. Oggi è caduta vittima della macchina per uccidere di un regime incompetente e corrotto”. Gruppi per i diritti umani hanno lanciato un allarme per l’aumento, quest’anno, delle esecuzioni in Iran, con almeno 115 persone messe a morte nel solo mese di novembre. Amnesty International ha esortato il Paese a non effettuare le esecuzioni, affermando che le autorità stanno attuando un’orribile carneficina autorizzata dallo Stato. Secondo IHR, Samira Sabzian è la diciottesima donna giustiziata, quest’anno, in Iran.