Nel 2024 verrà riaperto il bando fotovoltaico per le imprese, per accompagnare il tessuto produttivo regionale nella sfida della transizione energetica. La dotazione iniziale della misura sarà di 5 milioni di euro, stanziati con la manovra di Stabilità. Tuttavia, come già dimostrato in questi anni, siamo pronti ad aggiungere ulteriori risorse sulla base delle domande che perverranno”. Lo afferma l’assessore alle Attività produttive del Friuli-Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini, che oggi pomeriggio è intervenuto in prima commissione integrata in Consiglio regionale. “In quest’ultimo mese – sottolinea Bini – ho avuto modo di incontrare i rappresentanti delle categorie economiche e ho potuto riscontrare come l’attesa per questa linea contributiva sia molto alta, così come l’apprezzamento.
Il tessuto delle PMI
L’auspicio è quello di agevolare soprattutto il tessuto delle Pmi, che ancora faticano a tenere il passo della media europea in termini di efficientamento energetico”. “Nel dettaglio, la misura prenderà spunto dal recente bando da 70 milioni, finanziato con risorse regionali ed europee, che ha garantito sostegno a oltre mille domande. Proprio grazie all’esperienza maturata con quel primo innovativo bando saremo in grado di predisporre un regolamento più snello, semplificando ulteriormente la burocrazia. Si tratterà infatti di un canale contributivo volto a incentivare l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle imprese”, precisa l’assessore Bini.
Un investimento da 171mln
“Per questo si potranno installare impianti fotovoltaici e saranno finanziabili anche sistemi di accumulo funzionali allo stoccaggio di energia e sistemi di monitoraggio e gestione dell’energia intelligenti, inclusa la domotica, al fine di ridurre l’impronta energetica delle imprese. L’intensità dell’aiuto sarà indicata puntualmente al momento della pubblicazione del bando, ma verosimilmente sarà pari o superiore al 25% della spesa ammissibile. Complessivamente la manovra di fine anno potrà contare su oltre 171 milioni di euro in favore delle attività produttive e del turismo del Friuli-Venezia Giulia”, conclude l’esponente della Giunta.