Si è conclusa a Lampedusa “L’Italia chiamò. Il coraggio di essere protagonisti”, due giorni di workshop e dibattiti formativi voluti per promuovere la partecipazione attiva giovanile e la promozione dello sport; nella due giorni l’Agenzia Italiana per la Gioventù, promotrice dell’iniziativa, si è confrontata con i ragazzi dell’isola. L’Agenzia, nata con lo scopo di sostenere i programmi europei Erasmus+, Gioventù e Sport, Corpo europeo di solidarietà, ha deciso di puntare sullo sport come strumento di integrazione sociale, crescita personale e benessere psico-fisico. A questo rilevante evento ha preso parte il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che, nel ribadire quanto lo sport migliori la qualità della vita delle persone, ha lanciato un messaggio forte ai lampedusani. “Questo Governo è presente e si impegna a offrire sempre maggiori opportunità ai giovani e alle giovani dell’isola. A partire da quelli che praticano e praticheranno lo sport in tutte le sue forme” ha detto il Ministro Abodi.
In linea con gli obiettivi europei
L’iniziativa, voluta a Lampedusa proprio per sottolineare come “le offerte per i ragazzi non conoscano confini”, è volta a indirizzare gli studenti verso nuove proposte formative e verso la pratica dello sport, strumenti di inclusione sociale e crescita professionale, in linea con gli obiettivi dei Programmi europei. Il Ministro per lo Sport e i Giovani, che ha parlato con le studentesse e gli studenti, confrontandosi anche con le associazioni locali, ha confermato: “Mi hanno chiesto di poter pensare a un palazzetto dello sport polifunzionale e una piscina, ma anche un aiuto per l’organizzazione delle trasferte fuori da Lampedusa. Ho promesso loro – ha dichiarato il Ministro Abodi – che faremo la nostra parte, per dare risposte concrete in tempi ragionevoli, collaborando con l’amministrazione comunale e con la Regione Siciliana”.
I giovani dell’Isola
A trasmettere questi valori, insieme al Ministro Abodi, anche il Commissario straordinario dell’Agenzia, Federica Celestini Campanari, che ha rammentato ai giovani: “Le occasioni offerte dall’Unione Europea non hanno limiti e anche i ragazzi lampedusani si devono sentire parte integrante, non solo dell’Italia ma dell’Europa intera – e ha sottolineato – abbiamo scelto lo sport, un elemento chiave per il futuro dei giovani, nonché un elemento efficace per trasmettere valori importanti come quello dell’inclusione e l’educazione ad atteggiamenti etici e morali”. Anche il Sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino nel ringraziare i presenti e in particolare Celestini Campanari e Abodi, ha ribadito: “Noi siamo una terra di frontiera e questa volta a fare da protagonista non è la questione migratoria, ma i giovani di quest’isola che dovrebbero avere gli stessi diritti dei loro coetanei che vivono in altre località italiane e che, invece, si trovano quotidianamente a scontrarsi con i problemi di chi vive su un fazzoletto di terra in mezzo al Mediterraneo”.