mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Ambiente

Italia leader in Ue per riciclo oli esausti e cartone. 112 cantieri per la transizione ecologica

XII congresso di Legambiente

Un centinaio tra rappresentanti di Governo e Parlamento, del mondo delle imprese, del lavoro, della scienza e dell’associazionismo, oltre a 800 delegati di Legambiente provenienti da tutta Italia, per tre giorni faranno il punto sulla decarbonizzazione e la lotta alla crisi climatica al XII congresso nazionale “I cantieri della transizione ecologica”.”L’Italia non deve perdere altro tempo – ha detto in apertura il presidente dell’associazione ambientalista, Stefano Ciafani -. Bisogna accelerare il cammino della transizione ecologica come ci chiede l’Europa, recuperare i tanti ritardi che il nostro Paese ha accumulato, contrastare con interventi concreti la crisi climatica che avanza e approvare quelle norme che ancora mancano all’appello”.

112 sono i cantieri mappati da Legambiente, da maggio a fine novembre, che dovrebbero contribuire a rendere l’Italia sempre più verde, innovativa e inclusiva. In testa la Sicilia,seguita da Lombardia ed Emilia-Romagna. Si va dalla 3Sun gigafactory di Catania, che diventerà il più grande impianto di pannelli fotovoltaici d’Europa, all’impianto di biometano di Schiavon (Vicenza), il più importante e grande d’Europa nel suo genere e che, grazie a un consorzio di 117 allevatori locali, trasforma i reflui zootecnici in energia rinnovabile e fertilizzante; dalle Cartiere di Guarcino, in provincia di Frosinone, una delle aziende associate ad Assocarta, e che autoproduce energia elettrica, gestendo in maniera sostenibile l’acqua e il riciclo della carta, al Parco Tessile Chierese-Pacth di Torino, esempio di contrasto al consumo di suolo. Qui al posto di una scuola abbandonata da 15 anni, dove si dovevano realizzare nuovi edifici, è stata creata una nuova area verde di circa 6mila metri quadrati, che si collega con un altro parco, per un totale di 11mila metri quadrati di verde.

A portare la bandiera, però, i consorzi di riciclo di oli esausti e imballaggi, che ci vedono leader in area UE. “L’economia circolare sta trovando un terreno sempre più fertile – ha commentato Ciafani -. Il Conou rappresenta un esempio emblematico: è merito suo se l’Italia è al primo posto in Europa nella gestione sostenibile degli oli minerali usati, garantendo che questo rifiuto pericoloso non venga disperso nell’ambiente e che si completi la circolarità della filiera. È in questa direzione che bisogna procedere, superando norme farraginose, autorizzazioni lente, controlli pubblici a macchia di leopardo, progetti calati dall’alto”.Inoltre, per completare l’opera e archiviare la stagione dello smaltimento finale, servono mille nuovi impianti di economia circolare e progetti innovativi.

Ottimi risultati anche sul fronte del riciclo del cartone. Oggi 7 imballaggi su 10 immessi sul mercato sono riciclati. “La situazione in Italia era a macchia di leopardo – ha spiegato Walter Facciotto, dg del Conai -, nel Nord il riciclo era consolidato, meno nel Sud. Una serie di iniziative anche legate al Pnrr ha consentito di diminuire questo gap, un risultato ottenuto grazie all’impegno di tutti. Il Pnrr ha garantito risorse aggiuntive che hanno potuto incrementare questa attività e oggi siamo leader in Europa”. Per questo il presidente di Legambiente ha concluso: “È ora di rivendicare la nostra leadership sull’economia circolare -,per rafforzare ulteriormente il Green deal e procedere con la decarbonizzazione del vecchio Continente entro il 2050″. L’importante è non “soffocare lo sviluppo tecnologico e industriale con norme continue che vanno a ingessare la filiera di approvvigionamento energetico e di materia – ha fatto notare Laura D’Aprile, capo dipartimento Transizione ecologica del Mase, in conferenza stampa prima del congresso -, dobbiamo avere una visione complessiva che ci consenta di sburocratizzare e accompagnare la transizione”.

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