lunedì, 23 Dicembre, 2024
Società

Le retribuzioni lavorative crescono meno dell’inflazione

L’Osservatorio WTW 2023 ha coinvolto negli ultimi 12 mesi 704 aziende per analizzare le dinamiche retributive, il budget e l’inflazione nel mercato del lavoro. Secondo WTW a fronte di un aumento medio delle retribuzioni del 3,8%, con l’inflazione al 5,7% la retribuzione reale è scesa dell’1,9%, percentuale che dovrebbe essere in parte recuperata da una previsione di recupero del potere d’acquisto dell’1,5% per il 2024. Come dichiara Edoardo Cesarini, Ad di WTW, “le retribuzioni sono cresciute negli ultimi 24 mesi a ritmi che non vedevamo da 20 anni”. Tra il 2022 e il 2023 la dinamica della retribuzione fissa è risultata superiore al 5% per tutte le categorie contrattuali. Nello stesso periodo, la dinamica della retribuzione globale è risultata superiore per quadri e impiegati. Il +5,4% registrato quest’anno è superiore al +4,3% rilevato nei 12 mesi precedenti. Distinguendo per categorie contrattuali, negli ultimi 24 mesi il fisso è cresciuto dell’11,2% per i dirigenti, del 10,6% per i quadri e del 9,3% per gli impiegati.

Dal manifatturiero al engineering & construction

Gli incrementi della retribuzione fissa per settore vanno dal 4% del settore manifatturiero all’8% del settore engineering & construction. Quelli per job family, invece, vanno dal 4,5% della famiglia manufacturing al 6% del marketing. La qualifica contrattuale è uno dei fattori che impattano in maniera più rilevante sul gender pay gap complessivo. Nel campione considerato, un dirigente su 5 è donna, le aziende con presenza femminile pari a quella maschile tra i dirigenti sono il 16% del totale. Il settore farmaceutico e la famiglia professionale HR presentano la percentuale maggiore di donne sul totale dei dirigenti. Il gender gap è ancora rilevante nei settori electronic equipment e automotive e nelle aree professionali Ict ed engineering.

Austria Paesi Bassi e Spagna

In Italia, nel 2023, a livello generale gli aumenti medi sono stati pari al 3,8%, ma considerando l’inflazione al 5,7%, la retribuzione reale è scesa dell’1,9%. L’inflazione ha colpito maggiormente l’Austria, mentre nei Paesi Bassi e in Spagna hanno prevalso gli aumenti. L’Osservatorio 2023 di WTW ha preso in esame anche la recente Direttiva UE sulla trasparenza retributiva, che “rappresenta un’occasione per ripensare le politiche di people management al fine di costruire un vantaggio competitivo per le aziende”, come illustrato da Maria Delli Pizzi, executive Compensation e Board Advisory Practice Leader di WTW.

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