Adecco, società di The Adecco Group che sviluppa e valorizza il capitale umano, ha approfondito quali sono i driver principali nella scelta del lavoro dei giovani della Generazione Z in una ricerca in partnership con Teleperformance. Al primo posto secondo l’indagine il 61% dei giovani lavora esclusivamente per il compenso economico. Seguono a pari merito la volontà di fare un lavoro in linea con i propri studi e i propri interessi e il bilanciamento vita-lavoro, entrambi al 32%. Fra gli indicatori che riscuotono meno interesse, a sorpresa, emerge l’attenzione verso il dipendente, che si ferma al 12%. Ancora meno successo l’allineamento fra valori personali e aziendali, l’impegno verso la sostenibilità e l’ambiente, e i benefit aziendali proposti, tutti fermi al 9%. Buone performance ottiene invece il tema della flessibilità oraria, che è individuato come componente fondamentale per la scelta del lavoro dal 30% della Gen Z. Nonostante lo stipendio sia il driver principale delle scelte, la Gen Z non rinuncia ai propri interessi e alla crescita professionale: ben sei su dieci sono infatti disposti ad accettare uno stipendio più basso per accettare un ruolo gratificante e in linea con gli studi compiuti.
Soddisfatti della propria occupazione
Probabilmente anche per questa ragione ben il 74% dei giovanissimi che già lavorano si dichiarano soddisfatti della propria occupazione e ben il 40% afferma di aver proprio trovato il lavoro della vita. Più che sul lavoro, infatti, sembra che sia la ricerca dello stesso a creare preoccupazioni alle giovani generazioni: per il 68% questa ricerca viene effettuata con sentimenti negativi, legati principalmente a preoccupazione (38%), ansia (31%) o rassegnazione (12%). Per comprendere più nel dettaglio quali sono le leve che le aziende devono introdurre per attrarre i talenti della Gen Z, la ricerca di Adecco ha inoltre evidenziato alcune differenze che intercorrono fra uomini e donne e fra le diverse aree geografiche.
Uomini e donne
Sia per gli uomini che per le donne della Gen Z, lo stipendio è il primo fattore determinante nella scelta del lavoro, indicato al primo posto dal 63% dei primi e dal 60% dalle seconde. Le similitudini, tuttavia, finiscono qui. Al secondo posto, infatti, per il 31% degli uomini si trova la tipologia di contratto, mentre per le donne, nel 39% dei casi, la possibilità di fare un lavoro in linea con i propri studi e i propri interessi. Al terzo posto gli uomini della Gen Z mettono nel 29% dei casi la possibilità di fare carriera, mentre le donne il bilanciamento vita-lavoro, al 35%.