La lotta contro il tempo continua per liberare quaranta lavoratori intrappolati da sei giorni sotto le macerie di un tunnel stradale crollato nel nord dell’India. Devendra Patwal, funzionario che sta gestendo il disastro, ha affermato che, nella giornata di venerdì, i soccorritori hanno perforato in profondità grazie a una nuova macchina. I lavori di scavo sono iniziati giovedì e, finora, hanno coperto un tratto di circa 80 piedi. Potrebbero essere necessari fino a 195 piedi per consentire la salvezza dei lavoratori intrappolati. Mercoledì alcuni tra i lavoratori intrappolati avevano avvertito febbre e dolori muscolari. Le loro condizioni, tuttavia, non hanno subito alcun peggioramento. Ogni due ore vengono inviati loro, tramite un tubo, noci, ceci tostati, popcorn e medicinali. Gli operai edili sono intrappolati da domenica, quando una frana ha causato il crollo di una parte del tunnel di 2,7 miglia che stavano costruendo a circa 500 piedi dall’ingresso. La zona collinare è soggetta a frane e cedimenti. Il sito si trova nell’Uttarakhand, uno stato montuoso costellato di templi indù che attirano molti pellegrini e turisti. La costruzione di autostrade ed edifici è stata costante per accogliere l’afflusso. Il tunnel fa parte della trafficata Chardham All-Weather Road, un progetto federale di punta che collega vari luoghi di pellegrinaggio indù. Circa 200 addetti ai soccorsi sono stati inviati sul posto utilizzando attrezzature di perforazione ed escavatori per le operazioni di salvataggio. L”intenzione è quella di spingere tubi d’acciaio larghi 2,6 piedi attraverso un’apertura di detriti scavati.