martedì, 17 Dicembre, 2024
Esteri

Si continua a scavare per liberare 40 operai edili intrappolati sotto le macerie di un tunnel crollato in India

La lotta contro il tempo continua per liberare quaranta lavoratori intrappolati da sei giorni sotto le macerie di un tunnel stradale crollato nel nord dell’India. Devendra Patwal, funzionario che sta gestendo il disastro, ha affermato che, nella giornata di venerdì, i soccorritori hanno perforato in profondità grazie a una nuova macchina. I lavori di scavo sono iniziati giovedì e, finora, hanno coperto un tratto di circa 80 piedi. Potrebbero essere necessari fino a 195 piedi per consentire la salvezza dei lavoratori intrappolati. Mercoledì alcuni tra i lavoratori intrappolati avevano avvertito febbre e dolori muscolari. Le loro condizioni, tuttavia, non hanno subito alcun peggioramento. Ogni due ore vengono inviati loro, tramite un tubo, noci, ceci tostati, popcorn e medicinali. Gli operai edili sono intrappolati da domenica, quando una frana ha causato il crollo di una parte del tunnel di 2,7 miglia che stavano costruendo a circa 500 piedi dall’ingresso. La zona collinare è soggetta a frane e cedimenti. Il sito si trova nell’Uttarakhand, uno stato montuoso costellato di templi indù che attirano molti pellegrini e turisti. La costruzione di autostrade ed edifici è stata costante per accogliere l’afflusso. Il tunnel fa parte della trafficata Chardham All-Weather Road, un progetto federale di punta che collega vari luoghi di pellegrinaggio indù. Circa 200 addetti ai soccorsi sono stati inviati sul posto utilizzando attrezzature di perforazione ed escavatori per le operazioni di salvataggio. L”intenzione è quella di spingere tubi d’acciaio larghi 2,6 piedi attraverso un’apertura di detriti scavati.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Frana innescata da forti piogge. 9 dispersi in Cina

Cristina Gambini

India: il trattamento delle acque reflue per evitare lo stress idrico

Federico Tremarco

Papa Francesco: “Guerra, egoismo e divisioni devastano la terra”

Stefano Ghionni

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.