sabato, 23 Novembre, 2024
Attualità

Sciopero contro la manovra, Landini: “Il governo manda il Paese a sbattere

Migliaia di lavoratori provenienti da diverse categorie professionali si sono radunati oggi in piazza del Popolo a Roma, guidati dai Segretari generali della Cgil, Maurizio Landini, e della Uil, Pierpaolo Bombardieri, per protestare contro la manovra economica del governo Meloni. La manifestazione è avvenuta in concomitanza con uno sciopero nazionale di 8 ore che coinvolge pubblico impiego, scuole, università, ricerca e sanità. Landini ha dichiarato senza mezzi termini che “noi siamo qui perché rappresentiamo la maggioranza di questo Paese, di chi paga le tasse e con il lavoro tiene in piedi il Paese e che oggi non viene ascoltato da questo governo: in questo modo il governo sta portando a sbattere il Paese e noi non lo permetteremo. Salvini? Si fa male da solo”. Bombardieri ha aggiunto: “Questa piazza è una risposta di democrazia a chi fa il bullo istituzionale”. Chiaro il riferimento al Vicepremier leghista il quale ha affermato che il diritto di sciopero è garantito, sottolineando però nello stesso tempo la necessità di tutelare i diritti di tutti i cittadini: “20 milioni di italiani tutelati”, la sua risposta. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Calderone, ha definito la protesta come legittima, ma ha anche sottolineato l’importanza di mantenere aperto il dialogo tra esecutivo e lavoratori.

Precettazione

Lo sciopero, che ha coinvolto diverse fasce del settore pubblico, ha visto la precettazione per il settore dei trasporti, comprendendo bus, metro e treni, con esclusione dei voli che sono regolari. Lo stop nei trasporti sarà di 4 ore, dalle 9 alle 13, causando inevitabili disagi per pendolari e cittadini. Il malcontento tra i lavoratori è alimentato da diverse questioni, tra cui la pressante richiesta di migliorie salariali, migliori condizioni di lavoro e una maggiore attenzione alle esigenze della classe lavoratrice da parte del governo. I manifestanti sostengono che le politiche attuali non tengano conto della realtà quotidiana di chi contribuisce all’andamento del Paese.

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