Tra il 1 gennaio e il 30 settembre 2023 i controlli con etilometro agli automobilisti registrano un + 61,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Oltre 1,135 milioni di veicoli controllati pari al +3,3% e 1,3 milioni di violazioni accertate corrispondente al +20%. Meno morti e meno incidenti stradali nello stesso periodo: rispettivamente – 7,8% e – 9,5%. Lo dicono i dati raccolti dal dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, insieme con gli uffici del Mit, che collaborano strettamente per la prevenzione e la sicurezza sulle strade. Il dicastero di Porta Pia ha stanziato 3 milioni per il triennio 2023/2025 per l’acquisto di attrezzature e dispositivi per implementare i controlli della Polizia stradale. Più controlli in strada e pattuglie per la sicurezza stradale.
Nuova campagna
Il Ministero delle Infrastrutture inoltre annuncia una nuova campagna di sensibilizzazione che sarà pronta per i primi mesi del prossimo anno. Sul tema della sicurezza stradale i ministri Salvini, Piantedosi e Valditara avevano presentato un disegno di legge, in discussione in queste settimane al Parlamento, in cui si prevede un’azione congiunta per mettere in campo attività preventive, di sensibilizzazione dei giovani con corsi mirati, per la repressione dei reati con multe salate e sospensione della patente per le condotte a rischio, fino al cosiddetto “ergastolo della patente” nei casi gravissimi.
Prevenzione
Sempre in tema di prevenzione quest’estate in via sperimentale è stato attivato un progetto pilota per favorire il rientro in taxi post discoteca e la sobrietà alla guida. “Piccoli passi ma dal grande significato”, commenta il ministro Salvini, “dopo più di trent’anni abbiamo rimesso mano al Codice della strada per adeguarlo alla nuova mobilità e abbiamo disegnato norme più sicure a tutela degli utenti della strada. Ora con i colleghi di governo contiamo di migliorare e di attivare percorsi virtuosi che diano i frutti sperati per salvare vite. Faremo tutto il possibile”.
Severa misura amministrativa
Tra l’altro i giudici della Consulta hanno appena decretato che è legittima e non è incostituzionale la revoca della patente di guida per chi guida ubriaco e provoca un incidente – anche se di lieve entità – se il tasso alcolemico è superiore di tre volte (1,5 g/l) il limite previsto dalle legge (0,5). La Corte Costituzionale, infatti, ha depositato la sentenza 194 (redattore Giovanni Amoroso) dove si legge che guidare ubriachi è “un comportamento altamente pericoloso per la vita e l’incolumità delle persone, tenuto in spregio del dovuto rispetto di tali beni fondamentali. La previsione di una severa misura amministrativa di natura preventiva tende alla protezione di beni giuridici primari ed è giustificata dalla condizione di temporanea inaffidabilità alla guida, alla quale si è posto consapevolmente il soggetto condannato, e dalla maggiore pericolosità del comportamento censurato rispetto alle ipotesi non parimenti aggravate”.
Revoca patente è prevenzione
“La revoca della patente di guida – osserva la Corte – non costituisce un automatismo sanzionatorio indifferenziato, bensì una misura coerente con la finalità preventiva della sanzione, perché evita che si ricrei tale situazione di pericolo per un congruo periodo di tempo. Essa persegue una finalità deterrente, perché sollecita una maggiore consapevolezza della gravità del comportamento, ed ha una funzione rieducativa, perché impone al condannato di sostenere nuovamente l’esame che lo abilita alla guida, attivando così un processo virtuoso di correzione tramite una utile formazione finalizzata alla prevenzione”.