“Biotecnologie Emergenti e le Scienze della Vita”. È il nuovo patto tra Italia e Stati Uniti per rafforzare la ricerca e la Cooperazione Internazionale.
Gli obiettivi sono stati presentati ieri mattina durante l’evento tenuto a Roma nella sala della Farnesina, promosso dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani. Presenti all’iniziativa, che rafforzerà i rapporti tra Italia e USA sulle nuove tecnologie e la sicurezza nazionale, il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, il ministro della Salute, Orazio Schillaci e l’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Jack Markell.
Partenariato tra Paesi amici
“Gli Stati Uniti sono il nostro principale alleato a livello mondiale”, ha esordito il ministro Antonio Tajani, “in questa fase storica sviluppare il partenariato con questo Paese amico ci permette di consolidare le relazioni che esistono non solo a livello politico ma anche industriale”. La cooperazione internazionale sulle “Biotecnologie emergenti e le scienze della vita”, sarà il futuro. “Con gli Stati Uniti”, ha evidenziato il vice premier che ha sottolineato lo stretto legame tra Italia e Stati Uniti, “con cui condividiamo gli stessi valori, e lo stiamo dimostrando anche in questo momento con due guerre alle porte dove difendiamo democrazia, libertà e diritti umani”.
Il colloquio con Blinken
Il ministro degli esteri ha voluto sottolineare come innovazione e digitalizzazione sono i temi sui quali l’Italia punterà per raggiungere un accordo globale.
“Per prossima presidenza italiana del G7 abbiamo inserito temi legati all’innovazione come la transizione digitale e l’intelligenza artificiale”, ha spiegato ancora Antonio Tajani, “Ne ho parlato anche a Tokyo con i miei omologhi del G7″, ha proseguito il ministro degli esteri, “dicendosi convinto che gli investimenti in questo settore rappresentino un volano per l’Italia e un importante sostegno all’internazionalizzazione del nostro sistema Paese”.
Ricerca e sicurezza nazionale
Tra i progetti che ieri sono stati illustrati anche quello che l’Italia istituirà un tavolo di lavoro internazionale nel campo delle biotecnologie e delle scienze della vita, “settori che sono anche collegati alla sicurezza nazionale e nei quali intendiamo collaborare con un partner storico quali sono per noi gli Stati Uniti”, ha insistito il ministro degli Esteri.
Asse transatlantico e alleanze
Entrando nel merito il ministro Tajani ha osservato come in questa fase storica è “importante sviluppare con gli Usa partenariati strategici che ci permettano di rafforzare la nostra presenza e consolidare le relazioni politiche che esistono lavorando anche a livello industriale”. “Gli Stati uniti”, ha evidenziato il vicepresidente del consiglio, “sono il secondo Paese di destinazione dell’export italiano e l’ottavo fornitore, dimostrazione forte dell’integrazione delle nostre economie. Per questo l’obiettivo è rafforzare l’export anche in settori innovativi come quello delle biotecnologie”.