Fino ad oggi il programma ‘Aiutare chi aiuta’ di Intesa San Paolo e Caritas Italiana che interviene a contrasto delle povertà con interventi capillari su tutto il territorio italiano, è riuscito ad effettuare circa un milione di interventi, donando pasti, posti letto, farmaci e indumenti che hanno raggiunto 40mila beneficiari grazie al coinvolgimento di 80 Caritas diocesane in tutta Italia. Nel triennio del programma, Intesa Sanpaolo ha stanziato 4,5 milioni: tra gli ambiti di intervento, l’offerta di beni e aiuti materiali, casa e accoglienza, sostegno nella ricerca di lavoro e nell’avviamento di nuove imprese in particolare in aree periferiche del Paese dove risorse e opportunità sono limitate. Nel secondo anno 2021-2022 l’attenzione è stata rivolta alle persone anziane, mentre nel terzo alla povertà giovanile e all’inclusione della popolazione anziana. La collaborazione viene confermata nel 2023-2024 per il quarto anno, con un focus sul mondo del carcere e sul reinserimento delle persone detenute.
Promozione della legalità
L’intervento si svilupperà lungo quattro direttrici: promozione dei valori del rispetto delle regole, della legalità, degli altri, al fine di promuoverne il superamento delle condizioni di disagio e di esclusione; distribuzione di beni primari e altri beni di prima necessità, in particolare pasti, indumenti, prodotti per l’igiene sia in carcere sia presso strutture protette, a cui si aggiungono servizi di accoglienza e accompagnamento per i detenuti in permessi premio, agli arresti domiciliari o che hanno da poco concluso il percorso di pena; formazione, con corsi professionalizzanti e di accompagnamento al lavoro all’interno e all’esterno del carcere, con incarichi lavorativi durante e al termine del periodo di detenzione. “La continuità è un importante fattore di efficacia nel contrasto alle disuguaglianze. Dopo i rilevanti risultati raggiunti, rinnoviamo il nostro impegno al fianco della Caritas per proseguire il programma di collaborazione a sostegno della sua attività meritoria”, ha detto Paolo Bonassi, Executive Director Strategic Initiatives and Social Impact Intesa Sanpaolo.