domenica, 17 Novembre, 2024
Società

L’Onu chiede alla Libia un Governo unitario

Durante la sua ultima sessione l’Onu ha chiesto la formazione di un governo unificato in Libia e la risoluzione delle divergenze per lo svolgimento delle elezioni. Durante la sessione si è discusso del dossier libico, nel tentativo di trovare soluzioni alla crisi in corso che la Libia sta attraversando a livello politico, di sicurezza ed economico. Ha quindi affrontato le dimensioni della complessa crisi in Libia. Alla ricerca di soluzioni alla crisi bisogna formare un governo unificato, tenere elezioni, oltre a ritirare mercenari e forze straniere, riformare il settore economico e gestire equamente la ricchezza petrolifera. Dopo la sessione sulla Libia, il Consiglio di Sicurezza ha emesso una risoluzione in cui afferma il suo “forte impegno per un processo politico inclusivo per tutti”, sottolineando l’importanza di formare un governo libico unificato, in grado di esercitare i propri poteri e di rappresentare tutti i segmenti del paese.

Titolarità libica

Il Consiglio ha inoltre sottolineato la titolarità libica del processo politico, a condizione che questo si basi sulle leggi elettorali “aggiornate” approvate dal Comitato misto 6+6 e che “consentirà lo svolgimento di elezioni libere, giuste, trasparenti, ed elezioni presidenziali e parlamentari nazionali inclusive in tutta la Libia”. Il più presto possibile”. Nella risoluzione che rinnova la missione delle Nazioni Unite in Libia, il Consiglio ha invitato “le principali parti interessate nel paese” a risolvere le questioni controverse in sospeso a livello politico” e a “raddoppiare i loro sforzi per risolvere le questioni controverse politiche in sospeso relative alle elezioni, attraverso un dialogo facilitato dalle Nazioni Unite, “indire elezioni e porre fine al periodo di transizione.

Preoccupazione per gli scontri armati

La risoluzione contiene anche una condanna degli scontri avvenuti in diverse regioni del Paese, poiché ha espresso preoccupazione per gli scontri tra gruppi armati avvenuti a Tripoli lo scorso agosto, oltre agli scontri avvenuti a Bengasi all’inizio di ottobre, che ha provocato vittime civili e la distruzione delle infrastrutture. Sul piano economico, il Consiglio di Sicurezza ha sottolineato l’importanza del controllo libico sulle istituzioni economiche e finanziarie e sulla gestione delle entrate “in modo trasparente ed equo”.

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