Le elezioni statali del 2023 hanno rappresentato una battuta d’arresto per i repubblicani e gli oppositori del diritto all’aborto. In molti Stati, i candidati democratici hanno vinto le elezioni, spesso con margini stretti. Ci sono diverse ragioni per cui i repubblicani hanno perso terreno su questo tema. Innanzitutto, la decisione della Corte Suprema di rovesciare Roe v. Wade ha diviso il partito. I repubblicani più conservatori vogliono vietare l’aborto in tutti gli Stati, mentre i repubblicani più moderati sono più propensi a lasciare la questione agli Stati. In secondo luogo, i repubblicani non sono riusciti a trovare un messaggio convincente sulla questione dell’aborto. I candidati hanno utilizzato diversi termini, come “cultura della vita” o “diritto alla vita”, ma non hanno chiarito cosa intendessero esattamente. In terzo luogo, i repubblicani hanno commesso errori tattici. A esempio, alcuni candidati hanno sostenuto leggi che avrebbero reso difficile per le donne accedere a cure mediche di emergenza, come l’aborto terapeutico. Queste leggi hanno suscitato l’opposizione di molti elettori, anche di alcuni repubblicani. Il dibattito delle primarie repubblicane per le elezioni presidenziali del 2024 ha sottolineato la difficoltà che i repubblicani hanno nel trovare un accordo sulla questione dell’aborto. I candidati non sono riusciti a mettersi d’accordo su come il partito dovrebbe gestire al meglio la questione.