Il Coronavirus o Covid 19 ha evidenziato e riportato alla ribalta la necessità del saluto come atto comunicativo di contatto con la persona che si ha di fronte o si incontra. I diversi modi di salutare sono così riassunti: Stretta di mano, Inchino, genuflessione, prosternazione, Baciamano, Levarsi il cappello, Abbraccio, Bacio, Agitare la mano, Dare il cinque, Applauso, abbraccio con triplice bacio sulla guancia (saluto massonico).
Come è noto a seguito delle disposizioni ministeriali nell’ottica della prevenzione della diffusione del Corona-Virus sono stati banditi e dunque vietati le forme di saluto della Stretta Di mano, del Bacio, dell’abbraccio, del dare il cinque…
Restano quindi validi e non pericolosi tutti gli altri. Escludendo però il saluto nella forma dell’inchino, genuflessione e della prosternazione, riservati ad ambienti regali o religiosi, resta soltanto quello dell’agitare della mano ben noto nel passato sia che si agitasse la mano destra tesa ed a dita unite sia che si agitasse la mano sinistra tenendo il pugno chiuso.
Certo è che le direttive emanate dal Governo Italiano mentre vietano di salutarsi con in metodi che prevedono una qualsivoglia forma di contatto non dicono in alcun modo quale sia o quale debba essere la forma di saluto da ritenere sicura e comunque, dunque, manifestabile.
Probabilmente, questa riserva mentale, dei Governanti scaturisce dal fatto che hanno il timore di evocare antichi spettri del passato Fascista-Nazista o Rivoluzionario-Comunista.
Ma il malcapitato cittadino come dovrebbe salutare per evitare censure di natura sanitaria o politica e non essere sottoposto a sanzioni e/o ad accuse di istigazione al risveglio di certi fenomeni del passato, peraltro, da ambo le parti, non ancora sopiti o seppelliti?
Io suggerirei, pur sapendo di apparire goffo o bizzarro, di agitare a distanza (almeno un metro e mezzo) tra chi saluta e chi riceve il saluto entrambe le mani destra e sinistra esercitandosi però a tenere la destra alta e tesa e la sinistra con il pugno chiuso.
Finalmente, dunque, avremmo una garanzia di rispetto del protocollo sanitario e della par condicio se magari anche i parlamentari ed i membri del Governo tutto imparassero a salutare come sopra.
Quindi, buon saluto a tutti.