Il servizio per l’impiego israeliano comunica che il numero delle persone che hanno richiesto la disoccupazione nel mese di ottobre è stato pari a 70mila unita’, in aumento di oltre 57mila unita’ rispetto al mese di settembre. I dati pubblicati oggi dall’Ufficio per l’Impiego per il mese di ottobre mostrano anche una tendenza al rialzo delle persone in cerca di lavoro, soprattutto dopo i tragici fatti del 7 ottobre. Il rapporto del Servizio per l’Impiego mostra inoltre che dall’inizio della guerra si sono registrati 42.400 lavoratori per andare a lavorare, pari a circa il 60,3% di tutti i nuovi iscritti. La metà di tutti i nuovi iscritti (circa 31mila) ha meno di 34 anni, mentre circa 19mila (32%) si trovano nella fascia di età 35-50 anni e circa 10mila (17,4%) hanno 51 anni o più. Una ripartizione per genere dei nuovi iscritti mostra che il 59% sono donne.
Settore aereo
Dall’inizio del conflitto, una media di 100 voli atterra ogni giorno all’aeroporto Ben Gurion, rispetto ai consueti 500. La maggior parte del traffico coinvolge le tre compagnie aeree israeliane: El Al, Arkia e Israir, mentre la maggior parte delle compagnie aeree straniere ha cancellato i propri voli, tra l’altro, perché i premi assicurativi sono aumentati notevolmente. Le tre compagnie aeree israeliane possono continuare a volare perché sono assicurate dalla Inbal Insurance Co., di proprietà del Governo israeliano, che ha ricevuto garanzie statali. Si stima che circa 50 compagnie aeree abbiano cancellato tutti i voli di linea da e per Israele. Tuttavia, ci sono alcune compagnie aeree straniere che continuano a volare da e per Israele: Etihad (voli per Abu Dhabi), flyDubai (Dubai), BlueBird (Larnaca e Atene), Uzbekistan Airways (Tashkent), Hainan Airlines (Shenzen), FlyOne (Kishinev) e Azimuth e Red Wings (voli per la Russia).