mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Attualità

Meloni: intelligenza artificiale e lavoro al G7 di Roma, la prima conferenza internazionale

L’annuncio al summit londinese su futuro e rischi della IA. Urso: serve una governance globale

L’Italia sarà protagonista di un piano internazionale sull’intelligenza artificiale. Un progetto per definire i contorni di una tecnologia che offre enormi possibilità e nel contempo pericoli inediti. Il Piano è stato presentato ieri dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a Londra durante la seconda giornata dell’AI Safety Summit, con Capi di governo, esperti e protagonisti del mondo della innovazione tecnologica. Oltre al premier italiano al summit promosso dal primo ministro britannico Sunak, hanno aderito
la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, Ue, il vice presidente degli Usa e del governo della Cina, con l’obiettivo di firmare la Dichiarazione sull’IA sicura.

L’impegno dell’Italia e l’IA

“Sono lieta di annunciare che durante il G7 terremo a Roma”, ha esordito Giorgia Meloni durante la sessione di lavoro sul futuro della intelligenza artificiale, “una Conferenza internazionale su Intelligenza Artificiale e Lavoro, alla quale vorremmo partecipassero studiosi, manager ed esperti di tutto il mondo che avranno l’opportunità di discutere metodi, iniziative e linee guida per garantire che l’IA aiuti e non sostituisca chi lavora, migliorandone invece le condizioni e le prospettive”.

Innovazione e start Up

Il progetto vedrà particolarmente impegnato il Governo italiano che prevede di promuovere numerose attività legate alla innovazione e alla nascita di imprese legate a nuove tecnologie. “Stiamo lavorando per completare il Piano strategico nazionale per l’IA”, ha rivelato il presidente del Consiglio, “fa stiamo costituendo un Fondo specifico per sostenere le start-up italiane che operano nel settore, abbiamo istituito comitati per studiare l’impatto nei vari settori”, ha sottolineato Meloni, “Sosteniamo e collaboriamo con l’Unione europea verso l’approvazione dell’Artificial Intelligence Act, con il quale l’Ue si è assunta responsabilmente il compito di garantire un uso attento del bene pubblico ed evitare usi distorti a fini commerciali o, peggio, di sicurezza”.

Gli interrogativi e le risposte

L’intelligenza artificiale, tuttavia, ha un lato oscuro sul quale in molti si sono interrogati. Il problema è come ridurre i rischi e le possibilità di un uso distorto di tecnologie sulle quali il controllo dovrà essere dello Stato. Questo l’impegno del summit inglese. Per Giorgia Meloni il Piano dell’Italia al G7 rappresenta questa opportunità “di discutere metodi, iniziative e linee guida per garantire che l’IA aiuti e non sostituisca chi lavora, migliorandone invece le condizioni e le prospettive”, ha spiegato Giorgia Meloni durante il suo intervento, “Altrimenti”, ha avvertito il premier italiano, “rischiamo che con lo sviluppo di un’intelligenza artificiale senza regole, sempre più persone non siano necessarie nel mercato del lavoro, con conseguenze pesantissime sulla equa distribuzione della ricchezza. Il nostro obiettivo, insomma, è garantire un’IA che promuova lo sviluppo e l’inclusione invece che la disoccupazione e l’emarginazione.” Non è una sfida facile”, ha proseguito Giorgia Meloni, “ma siamo pronti come sempre a fare la nostra parte senza esitazioni”

Dare un’etica agli algoritmi

Nella prima sessione dell’AI “Safe Summit”, dedicata alla Governance delle nuove tecnologie legate alla IA, Giorgia Meloni ha insistito sul concetto di controllo anche etico.
“Credo che la nostra priorità numero uno per i prossimi anni sia fare in modo che l’IA sia incentrata sull’uomo e controllata dall’uomo”, ha spiegato il premier, “Voglio dire che abbiamo bisogno di meccanismi di governance multilaterali per garantire barriere etiche all’IA”, ha concluso Meloni. “È questo lo spirito della ‘Rome Call per l’etica dell’IA’ ospitato in Vaticano nel 2020, durante il quale è nato il concetto di ‘algoretica’. Ovvero dare un’etica agli algoritmi”.

Il confronto tra ministri

Numerosi i colloqui tra ministri ed esperti mondiali del settore legato alla IA. Per l’Italia Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato, nella due giorni in Regno Unito in occasione dell’AI Safety Summit, i ministri dei Paesi G7 competenti per materia in tema di industria e intelligenza artificiale. Urso ha illustrato ai ministri le prospettive della presidenza italiana del G7 per il 2024 in ambito industriale, che avrà un focus specifico sulle nuove tecnologie di frontiera e sull’IA. In particolare, dopo la riunione trilaterale sull’IA di lunedì a Roma con i ministri per l’industria francese, Bruno Le Maire, e tedesco, Robert Habeck, Urso ha avuto a Londra un contatto con Gina Raimondo, Segretario di Stato per il commercio degli Stati Uniti d’America e riunioni bilaterali con Michelle Donelan, Segretaria di Stato per la scienza, l’innovazione e la tecnologia e George Freeman, ministro delegato alla Scienza e allo Spazio del Regno Unito; François-Philippe Champagne, Ministro dell’innovazione, della scienza e dell’industria del Canada; Komori Takuo, Viceministro degli affari interni e delle comunicazioni del Giappone; Nat Fick, responsabile cybersicurezza del Dipartimento di Stato USA.

Urso: definire norme vincolanti

“Per governare il fenomeno dell’AI”, ha dichiarato nel suo intervento il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, “occorre prevedere, come ha fatto il presidente USA Biden e come sta avvenendo in ambito UE, normative vincolanti sui sistemi complessi che assicurino un’adeguata analisi preventiva dei rischi e di possibili attività di mitigazione, l’individuazione delle responsabilità degli attori coinvolti, il rispetto della proprietà intellettuale e della privacy. Importante mi sembra anche la decisione del primo ministro UK Sunak di istituire un Istituto per la sicurezza delle AI”.
Urso ha poi annunciato: “L’Italia nel ruolo di Presidente del G7 2024 proporrà un salto di qualità facendo seguito a quanto ha già proposto la presidenza giapponese con l’Hiroshima Al Process per configurare il sostegno alla innovazione con le esigenze della sicurezza. L’approvazione di lunedì scorso del codice di condotta e dei principi guida per gli sviluppatori è un passo nella giusta direzione”.

No a concentrazione di potere

Secondo il ministro Urso : “È sempre più necessaria una governance globale del settore, in modo che l’innovazione tra soggetti di varia dimensione (PMI, grandi aziende) non porti a concentrare un eccessivo potere in poche organizzazioni private”. Al tempo stesso, ha specificato il ministro, “la cooperazione internazionale nella regolamentazione dell’AI è sempre più fondamentale per evitare una frammentazione normativa che potrebbe ostacolare l’innovazione”.
Sui rischi Urso ha detto “che riducono notevolmente il livello di competenza tecnologica necessaria per svolgere attività efficaci in ambiti tecnici specifici”, aumentando quindi i rischi di un loro utilizzo malevolo. “È già accaduto” ha ricordato il ministro “che sistemi complessi abbiano mostrato di avere capacità inattese anche per chi li ha sviluppati. Alcuni scienziati si sono posti il problema di come distinguere tra un sistema che simuli il comportamento umano e uno che sia realmente cosciente”.

Sunak: regole planetarie

Per il primo ministro britannico Rishi Sunak il summit servirà per definire una visione comune da adottare nei prossimi cinque anni, affrontando le priorità legate a potenzialità e rischi di questa tecnologia. “Qui per discutere”, ha sottolineato Sunak ad apertura di Conferenza, “le priorità globali per l’intelligenza artificiale nei prossimi cinque anni”.

Musk: minaccia per l’umanità

Presente al summit anche Elon Musk e Sam Altman, considerato il padre di ChatGpt. Elon Musk non ha nascosto le sue preoccupazioni, definendo questa nuova tecnologia una delle “più grandi minacce’ che l’umanita’ deve affrontare”.
Per Musk serve un “arbitro” nell’ambito dell’intelligenza artificiale, che ritiene una delle “più grandi minacce” per l’umanità. “Il nostro obiettivo è stabilire un quadro di riferimento per una migliore comprensione, in modo che ci sia almeno” un “arbitro indipendente, che possa osservare ciò che le aziende di intelligenza artificiale stanno facendo e dare l’allarme in caso di preoccupazioni”, ha detto ai giornalisti al primo vertice internazionale sull’IA a Bletchley Park, a nord di Londra.
Musk ritiene inoltre che le regole non debbano essere applicate in modo da “inibire il lato positivo dell’IA”. Ha chiesto di “iniziare con l’osservazione da parte di una terza parte neutrale”, e poi di proporre le regole “parlando con i diversi attori del settore dell’IA”.

Medio Oriente, colloqui GB e Usa

A margine del summit il vice presidente degli Stati Uniti Kamala Harris, dopo il suo intervento si è recata nella residenza del primo ministro Sunak. Nella sua prima visita a Downing Street , Harris ha affermato che Israele ha il “diritto di difendersi” e ha esortato a “nessuna confusione tra il popolo palestinese e Hamas”. Ha sottolineato che “non dovrebbero esserci attacchi intenzionali contro i civili”.

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