lunedì, 23 Dicembre, 2024
Società

Nursing Up: oltre 8 aggressioni verso gli infermieri che lavorano nelle carceri italiane

L’angusta e dimenticata realtà degli infermieri nelle sovraffollate carceri italiane rappresenta non solo una priorità da denunciare e raccontare alla collettività, ma soprattutto si sta trasformando in un pericoloso contesto di abusi e violenze che forse ci sono sempre state, ma che ora numeri allarmanti fanno salire alla ribalta. Lo denuncia in una nota Nursing. Up che sottolinea come non ci sia nessuna distinzione geografica, con le situazioni peggiori in Lombardia, Campania, Puglia e Toscana, attraverso un recente report si possono contare solo dallo scorso luglio a oggi, ben 8 gravissime aggressioni fisiche consumate ai danni di infermieri e infermiere, di cui ben 3 contro donne indifese.

Carenze strutturali

“La contemporanea drammatica carenza di personale di polizia penitenziaria non fa che aggravare la situazione. Foggia, Bari, Salerno, Avellino, Vibo Valentia, La Spezia, Firenze, Ascoli Piceno: vere e proprie “realtà da terzo mondo”, non c’è dubbio, dove addirittura, in alcuni casi, mancano veri e propri reparti di infermeria, scarseggiano i farmaci e le attrezzature sanitarie e, come accade ad esempio a Bari, sono le vecchie celle ad essere state adattate a luogo di cura”, esordisce Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.

Numeri allarmanti

“I numeri, come dicevamo, sono allarmanti: in Campania per una popolazione carceraria di 6471 detenuti abbiamo meno di 200 infermieri, che devono lavorare tra tossicodipendente, casi di profondi disagi psichiatrici e soggetti aggressivi e autolesionisti (in costante aumento sono i tentativi di suicidio). La situazione non è certa più rosea in Lombardia, dove solo nelle quattro carceri dell’area metropolitana di Milano si contano 3.726 detenuti, a fronte di un solo operatore sanitario, di notte, ogni 600 reclusi (1 ogni 200 negli orari diurni). La cosa peggiore, ed è doveroso raccontarlo, è che solo da questa estate a oggi abbiamo fatto registrare, e parliamo dei casi denunciati perché non escludiamo il sommerso, la triste vicenda di ben tre infermiere”, ha aggiunto.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Professione infermieristica, riparte il confronto Fnopi-Regioni

Angelica Bianco

Crimini d’odio: effetti del populismo

Giampiero Catone

Infermieri. La presidente Mangiacavalli: “Assunzioni obbligate. Sacrificio altissimo per il nostro impegno”

Maurizio Piccinino

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.