Il Día de los Muertos, o Giorno dei Morti, è un momento in cui le famiglie e gli amici ricordano i loro defunti e, secondo la tradizione, si riuniscono con loro. La celebrazione di due giorni, che si svolge ogni anno il 1° e il 2 novembre, non è una festa cupa. Celebra e onora i morti con festeggiamenti pieni di colori, musica e cibo. Originaria e ampiamente osservata in Messico, la festa si è poi estesa all’America Latina e agli Stati Uniti, inclusa Los Angeles, dove l’Hollywood Forever Cemetery ospita un evento annuale: Día y Noche de los Muertos. “È una celebrazione per onorare e mantenere vivo il ricordo dei cari e credere che un giorno si tornerà a stare insieme – ha dichiarato Deisy Márquez, fondatrice dell’evento Día y Noche de los Muertos.com -. Si ritiene che in questo unico giorno, anche se sei vivo, quel regno si apre e si potrà stare insieme ai cari nel Giorno dei Morti. La celebrazione e l’evento stesso sono molto profondi e significativi per molte persone e ognuno ha un’idea diversa su come festeggiare”. Ci sono molti modi per celebrare il Día de los Muertos: riunendosi in casa o al cimitero, costruendo altari con foto di defunti e calendule, travestendosi e condividendo i cibi preferiti dei propri cari. Origine messicana Día de los Muertos ha origine in Messico. Le celebrazioni combinano i rituali aztechi con il cattolicesimo portato dalla colonizzazione spagnola. Divenne poi un mix della festa azteca in onore della dea Mictecacihuatl, la “Signora dei Morti” che veglia sulle ossa dei defunti. Gli Aztechi aiutavano i trapassati nel loro viaggio verso l’aldilà, offrendo oggetti utili per guidarli e collocandoli nei luoghi di sepoltura. Questo sarebbe in seguito conosciuto come ofrendas, o offerte, poste sugli altari o sui santuari dedicati ai morti. In alcune regioni, i ritiene che le porte del paradiso vengano aperte a mezzanotte di Halloween e che gli spiriti dei bambini si potranno ricongiungere alle loro famiglie, il 1° novembre, per ventiquattro ore. Per prepararsi all’arrivo degli spiriti, le persone creano altari che includono foto del defunto, teschi di zucchero e gli oggetti del defunto.