“Il regolamento sugli imballaggi approvato dalla Commissione Ambiente del Parlamento Europeo contiene norme profondamente inadeguate rispetto al contesto economico e sociale del nostro Paese che rischiano, in assenza di modifiche significative, di travolgere interi settori del made in Italy”. Così si legge in una nota di Confcommercio – Imprese per l’Italia, diffusa a margine del voto in commissione.
La filiera alimentare
“A subire i danni peggiori, prosegue la nota, sarebbero, però, tutti gli utilizzatori di imballaggi e, in particolare, le imprese della filiera alimentare, la piccola, la media e la grande distribuzione organizzata, gli operatori della ristorazione, del vending, dell’intrattenimento e del turismo, e molti altri comparti fra essi strettamente interconnessi. Introdurre il divieto di utilizzo di determinati imballaggi (ad esempio, per cibo venduto in piccole quantità, come nel caso del monouso distribuito al dettaglio) non solo contrasta con le regole di protezione e conservazione degli alimenti e di tutela della salute del consumatore, ma genererebbe anche un maggior inquinamento ambientale dovuto al trasporto di ritorno degli imballaggi dopo il loro uso, nonché al lavaggio e all’asciugatura, che impiegano più energia, più acqua e più risorse di quelle necessarie per la produzione e l’utilizzo di imballaggi monouso”.